Nuovo modo di essere fidanzati

Nuovo modo di essere fidanzatiTutto è iniziato all’estero, come tante altre cose, ma è una moda che si sta diffondendo sempre più anche in Italia. Il nostro paese è stato sempre molto ricettivo alle mode d’oltralpe. Anche il romanticismo non ha radici tutte italiane. Più che una moda, è un costume, uno stile di vita, un modus vivendi fuori degli schemi classici. Sempre più persone aderiscono a questo modo di vivere, pur appartenendo a diverse fasce di età. Infatti questa moda vede coinvolti giovani e meno giovani, senza distinzione di età, di sesso, di ceto sociale. La moda in questione, se così si può chiamare, è quella di incontrarsi con il proprio partner fuori di casa, come se si fosse eterni fidanzati. Il rapporto impostato in questa maniera non ammette convivenze, matrimoni sfarzosi con tanto di invitati e testimoni, non accetta intrusione di parenti, di suocere invadenti e meschine. La coppia vive il proprio idillio lontano dai riflettori, quasi da clandestini, senza rendere partecipi gli altri della propria felicità. I parenti vengono tenuti lontano, a bada per così dire. Gli amici più stretti possono venire a conoscenza della relazione, possono partecipare a cene, incontri ma senza soffocare la coppia. Questo tipo di relazione è sicuramente più duratura, perché il rapporto è sempre fresco, non condizionato da parenti, non rovinato dalla routine. Il quotidiano, fatto spesso di triti eventi, viene tenuto lontano, colpisce solo di striscio. In caso di malattia di uno dei due magari si rimanda l’incontro o si fa nella casa di uno dei due, ma senza troppi traumi. Non si vedrà mai il partner con i bigodini, i capelli spettinati, gli occhi assonnati, rabbioso e isterico. Il quotidiano è fatto di menzogne, di ricatti, di giornate vuote, ci sono coppie di vecchia data che nemmeno si parlano più. Spesso fanno colazione senza parlarsi, senza guardarsi negli occhi. La libertà personale viene menomata quando si convive. Dure lotte per tenere la televisione accesa, la radio, il pc. Convivere significa rinunciare ai propri spazi vitali, costringersi a mangiare solo cibi che piacciono agli altri. In una coppia c’è sempre quello più prepotente che impone le sue leggi e all’altro non resta che soccombere. Vedersi ogni tanto o anche di frequente però rispettando le esigenze di entrambi. Scegliere i luoghi di svago garantendo un equilibrio, senza sopraffazioni, imposizioni. Chi dipinge o scrive con questo sistema potrà farlo in tutta tranquillità, senza dover rendere conto all’altro totalmente, senza dover rinunciare ai propri hobby. La scelta dei posti da visitare dovrebbe avvenire su un piano di parità. Si può scegliere anche seguendo la logica: cinema se piove, mare se è una bella giornata. Una volta in montagna e l’altra al mare, se il partner ama abbronzarsi, anche poi per variare e non rimanere legati ai soliti posti. L’abitudine, i gesti e le frasi ripetute, il silenzio senza dialogo, la sciatteria, la mancanza di dolcezza minano i rapporti a due, anche i più consolidati. L’idea di vedersi come eterni fidanzati rende il rapporto elettrizzante, pieno di sorprese, i regali, le rose non sono più scontati, ma diventano doni preziosi. Questa moda viene scelta dai giovanissimi che non hanno risorse per convivere, dagli anziani che si incontrano nei centri, da giovani intellettuali che amano i loro spazi, dalle coppie di vecchia data che temono, convivendo, di veder finito il loro rapporto ormai un po’ stantio. In questo modo molte relazioni durano molto, anche perché non vengono schiacciate dal peso dei problemi economici come le spese per la casa, per la manutenzione della casa, per l’auto. Spesso in questi incontri ognuno paga la sua parte senza litigi e problemi. Anche le vacanze vengono pagate a metà e sono un occasione per conoscersi meglio per poi ritornare fedeli, in inverno, alle proprie abitudini. Così chi dorme con la luce accesa può continuare a farlo, chi russa non ha ilo timore di disturbare il partner, chi mangia popcorn vedendo la tv può farlo senza temere rimproveri. Ognuno ha le sue manie, i suoi vizi, che vorrebbe tenere nascosto agli altri, partener compreso. Non si può dire tutto e mettersi a nudo completamente. Ogni persona ha le proprie debolezze e invece agli occhi dell’amato vuole apparire al meglio, sempre impeccabile. Gli uomini che detestano le pantofole e vogliono vedere le proprie donne sempre al top e sexy in questo modo ottengono il massimo. Le donne che vogliono convivere con un gatto e coccolarlo in salotto possono farlo. I tempi cambiano e l’uomo trova sempre nuovi sistemi per raggiungere la felicità. Essere felici è l’obiettivo dell’essere umano.

 

Ester Eroli

 

2 Risposte a “Nuovo modo di essere fidanzati”

  1. In pratica, detto in poche semplici parole, è come fare gli eterni single con l’amico/amica di scopata, utile per i momenti di solitudine o per riempire quei momenti liberi tra un impegno e l’altro. Perchè la coppia impostata in questo modo di fatto non esiste, non è nemmeno una coppia, è solo un rapporto di comodo che salvaguarda tutti gli egoismi e tutte le pretese dando in cambio poco (il tempo pattuito, una mano da stringere di tanto in tanto) e senza troppo esporsi.
    E’ così difficile uscire da sé quel tanto che basta a accogliere un’altra persona nella propria esistenza con tutti i suoi pregi e i suoi difetti, con la sua ingombranza ma anche con la sua bellezza interiore? Oh, certo, la cosa “costa”, e quelle rompiscatole delle suocere poi, e quelle cerimonie che mioddio (esiste anche il matrimonio civile, sappiatelo), ma non venitemi a dire che ho scoperto solo io che la vita è fatta di fatiche e che solo facendole e portandone il peso si vive sul serio e appieno…

  2. sono d’accordo con il commento precedente ma opto per una scelta più realista: la nostra società è cambiata, noi siamo diversi dai nostri nonni e probabilmente dai nostri genitori.
    Anneghiamo quotidianamente in un egoismo che non è cattiveria ma analfabetismo emotivo, siamo bombardati da stimoli pressanti e da ritmi incalzanti che quasi ci serve di consultare la nostra carta d’identità ogni tanto per ricordarci chi siamo. Viviamo in metropoli e instauriamo rapporti dove la dimensione umana è la ricerca del santo graal! Perché dobbiamo essere ipocriti e raccontarci che in tutto questo chiusa la porta di casa siamo in grado di diventare i membri della famiglia del mulino bianco? e non è che questa famiglia del mulino bianco non possa esistere, dico solo che non vedo gente in grado di costituirla. Se parliamo di vantaggi economici, sociali, assistenziali etc sono d’accordo con il matrimonio convivenza, impegni, fatiche etc. Se parliamo di amore…amore! Ma lo sapete che la maggior parte della gente non è emozionalmente in grado di amare nemmeno sé stessa? perché mentire allora a sé stessi e a qualcun altro. Trovo sia più onesto fare il passo secondo la propria gamba, seguire un percorso di vita autentico nel quale, auspicabilmente, un giorno scorgere dentro di sé di avere abbastanza spazio e amore da dare, e affrontare un discorso di coppia più impegnativo come la convivenza. Nel frattempo, penso che il nostro primo dovere verso noi stessi sia quello di essere sereni e possibilmente felici e verso il prossimo, le prime due, e l’onestà con il riconoscimento dei propri limiti. Ciao!

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