Perdita innocenza

Perdita innocenzaI tempi sono palesemente, praticamente  cambiati, cose che in passato erano perfettamente logiche ora sono gravemente  negative e viceversa. Certi atteggiamenti che in passato erano doverosi ora sono accolti con riserva, tiepidamente. Certi comportamenti inquietanti, minacciosi  per il passato ora sono identificati come esatti. In passato una persona mirava ad avere una sola famiglia, ora si mira a fare tanti divorzi come fosse una moda. Sono mutate le relazioni pubbliche e quelle private e molti si sentono a disagio davanti al nuovo che avanza. Sono sorte nuove mode come la convivenza, la cremazione. Tutto muta in fretta, mentre i valori sono perennemente in fuga, non più rifugio sicuro. Negli ultimi tempi sembra si sia dichiarato guerra all’innocenza. I ragazzini cercano di crescere in fretta, cominciano subito a fumare, a bere, ad assumere droghe, le ragazzine hanno anticipato la data del primo rapporto sessuale. Una minaccia concreta incombe sullo stato di pura innocenza. Le persone innocenti vengono giudicate male, criticate, guardate con disappunto e diventano facili vittime di opportunisti. Con vero sfregio si vuole distruggere l’innocenza o la sola sua parvenza. Allora le persone innocenti, raggelate da tanti attacchi, si fingono scaltre. Prendono delle precauzioni. Gli innocenti, anche se buoni  e generosi, vengono guardati con sospetto, evitati, insidiati, giudicati dei pazzi, degli idioti, dei deboli. Gli innocenti indifesi vengono tremendamente umiliati. Una ragazza che non ha mai avuto il fidanzato perché vuole scegliere in tutta libertà è considerata una zitella, una sfigata, una sfortunata. Nessuno vuole uscire con lei facendola sentire ancora peggio. Le persone godono solo quando hanno distrutto la loro innocenza primordiale. Gli innocenti sono sempre di meno e riscuotono scarso interesse, a loro si rivolge un sorriso incerto. Gli innocenti dicono sempre la verità non amano la menzogna e per questo nessuno si cura di loro veramente. La società ci fa chiaramente capire che non conviene conservare a lungo la propria innocenza, anche caratteriale. Tutti esigono scaltrezza, coinvolgimento, arroganza. Per vivere bene occorre appunto fare molti divorzi salvo poi avere problemi nella gestione della stessa tomba di famiglia. Non conviene insomma insistere sulla strada dell’innocenza. Molte donne innocenti sono state trattate male, hanno ricevuto insinuazioni, persino libri osè per posta da anonimi  con tanto di frasi ironiche. Ci sono giovani pure che sono state dileggiate con motti e canzoni sconce. Allora conviene perdere subito l’innocenza anche se poi la vita è lunga e ci stanca presto nel moderno ruolo. Solo andando avanti con gli anni si sentirà la nostalgia di un porto sicuro, di un cuore innocente troppo precocemente perduto. Sarà troppo tardi per rimediare.

 

Ester Eroli

 

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