Perennemente in fuga

Perennemente in fuga

La vita scorre tranquilla anche se ci rendiamo conto negli ultimi tempi che molte cose sono cambiate. Accettiamo i mutamenti quasi con rassegnazione forzata , quasi non crediamo ai nostri occhi. Spesso abbiamo nostalgia del passato. A un certo punto subentra sempre qualcosa a rovinare tutto e noi scivoliamo nel baratro fingendo indifferenza, dissimulando sentimenti di tristezza. Ogni volta ci sforziamo di credere al prossimo ma spesso non giova, spesso usciamo perdenti. A un certo punto ci rendiamo conto che fuori del palcoscenico della nostra vita c’è solo un campo minato dove gira solo gente vile e meschina, infida e malvagia. In famiglia sovente siamo stati costretti a sfuggire a parenti pettegoli e insidiosi.  Sul lavoro sovente siamo stati affiancati da gente rivale, capace di tutto e siamo stati costretti a farci cambiare di stanza, di posto . Siamo fuggiti da una situazione di pericolo, densa di emozioni negative. Al livello sentimentale spesso abbiamo incassato sconfitte e siamo stati costretti a fuggire da un compagno/a assillante, tormentoso, che incuteva paura. Al paese, al palazzo dove abitiamo siamo stati costretti al silenzio, a cambiare discorso, a fuggire per evitare persone moleste e intriganti. Abbiamo cercato magari di fare volontariato in chiesa ma anche lì siamo dovuti fuggire per la presenza di gente antagonista, molesta, invidiosa della nostra semplicità. Persino in chiesa avvengono lotte di potere,  rivalità. Abbiamo cercato per dovere  di dimostrare la nostra personale  buona fede, di dialogare, di capovolgere la situazione, di essere più concilianti ma senza successo, di giustificare il comportamento degli altri. Abbiamo perso tempo nell’incertezza, ma poi siamo dovuti fuggire, rompere il patto con gli altri. L’unica via d’uscita in certe situazioni era l’allontanamento, indolore. Ci siamo irrigiditi con gli altri, senza più bisogno di parole, di ipotesi, di frasi, di fragili incontri. Siamo fuggiti dalle umiliazioni palesi, dalle condanne senza ragione, dalle pessime impressioni che abbiamo suscitato, dagli amici velenosi, dalle situazioni lavorative infernali, dai logori rapporti di famiglia, dagli amici falsi, dalle amiche invidiose, dagli uomini libidinosi, dai colleghi indifferenti, dagli amici bugiardi, dai borseggiatori sugli autobus, dai ladri, dai pazzi nelle strade, da chi diceva di amarci sacrificandosi sull’altare dell’indifferenza. Così abbiamo preso l’ascensore con altre persone imitando i loro gesti formali o abbiamo evitato perennemente in fuga. Le persone oneste alla fine sono perennemente in fuga da qualcosa, da qualcuno. Inseguite dal male che come una cancrena devasta la società. Forse un giorno non si fuggirà più, si affronterà la tempesta sicuri di vincere. Il bene ha la sua ricompensa prima o poi, specie se è presente nel cuore.

 

Ester Eroli

 

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