Pordenone. La Milano del Nord est Italiano

Pordenone. La Milano del Nord est ItalianoNe è passata di acqua sotto i ponti del fiume Noncello da quanto Portum Naonis era un avamposto fluviale dell’antico impero romano. E’ difficile trovare una città che sia stata tante volte sulla polvere e altrettante sull’altar!

In epoca romana fu importante per i traffici fluviali, mantenuti anche dopo la caduta dell’impero fino al x° secolo, poi, sottoposta a un continuo andi-rivieni di duchi d’Austria, Carinzi, Francesi, Italiani e di tante, tante pestilenze che ridussero la popolazione al lumicino. Nel XVI° secolo subentrò la Serenissima che la fece diventare un punto nodale per i suoi possedimenti terrestri in perfetto equilibrio con la cultura francese, austro-ungarica e veneziana.

La caduta di Venezia ed il passaggio all’impero Austriaco non la danneggiò, anzi, da centro agricolo e commerciale diventò polo industriale, specie per le manifatture cotoniere. Un apparato che si potenziò e migliorò col suo rientro in Italia nel 1866, dopo la terza guerra d’indipendenza , tramite l’avvento dell’energia elettrica.

Dopo ampie distruzioni dovute alle due guerre mondiali, il tessuto industriale di Pordenone ritrovò la sua posizione di preminenza sul suolo italico a causa di una illuminata generazione d’imprenditori (Galvani, Locatelli, Moro, Zanussi ecc.)che la portano ad essere il polo industriale più importante di tutto il nord-est italico, confortato da un reddito medio pro-capite da record europeo. Divenuta giustamente capoluogo di provincia nel 1968, per un decennio la neo provincia friulana si è mantenuta tra le top ten delle province italiane in funzione del reddito e della qualità della vita. Ma l’attuale crisi del mondo industriale e manifatturiero, schiacciato dalla concorrenza dei bassi costi dei Paesi Emergenti, ha messo alle corde il suo sistema economico che ora, per necessità, sta nuovamente strizzando l’occhio ad una parziale riconversione agricola finalizzata a un’ agro-industria di qualità.

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Municipio e Campanile

Sebbene più volte devastata dagli eventi bellici e poco controllata nella sua espansione urbanistica dovuta alla repentina crescita industriale e demografica, l’architettura della città ha ben mantenuto i suoi trascorsi storici: l’ originale palazzo del comune in stile gotico, la cattedrale romanica munita di campanile tra i più alti d’Italia, Il suo corso centale, costellato di stupendi edifici di stile veneziano, impreziositi da affreschi allegri e colorati. Ma il vanto maggiore di questa città è dovuto soprattutto alle sue innumerevoli iniziative culturali, sociali e sportive, quali ad esempio: il Festival Blues, Il Salone del Mobile, Il Festival del cinema muto, la Fiera dell’antiquariato, Il Rally della Stampa, ecc. cui si aggiungono vari concorsi letterari, giornalistici e sportivi, che fanno di questo super attivo Comune una meta da non perdere.

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Corso Vittorio Emanuele II

 

Adriano Zara

 

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