Predilezioni

Il compito di educare è uno dei più difficili, sia per i genitori che per gli insegnanti. Molte coppie preferiscono rimanere senza figli, perché in questa società trovano complicato educare i nuovi arrivati. Si sentono in trappola, sempre in bilico fra permissivismo e autorità, senza mai trovare il giusto mezzo.  E’ venuto meno il rispetto. Il ruolo del genitore è stato messo in discussione, ed egli è divenuto indeciso, pauroso. E’ mutato il modo di comunicare. Il rispetto filiale non è più quello di una volta, non c’è devozione . La fiducia ha vacillato nei rapporti genitori e figli. Nessuno ha fede totale nei giovani, sempre con la testa fra le nuvole.  Non si può ignorare la crisi dei valori che nessuno intende restaurare.

E’ svanita la sicurezza, la cortesia . Se ci guardiamo intorno notiamo molti rapporti familiari in crisi. I ragazzi spesso non mostrano simpatia per i genitori, specie se separati e divorziati. Fingono talvolta indifferenza ma sono stanchi di avere famiglie spezzate. Ci colpisce lo sguardo perso nel vuoto degli adolescenti. Presi da mille impegni i genitori hanno meno cura dei figli. Nelle orribili metropoli ognuno deve fare i conti con traffico, code, stress. Non sembra esserci possibilità di miglioramento.

Negli ultimi tempi si assiste a un fenomeno strano, i genitori sempre più mostrano apertamente, visibilmente  predilezione per un figlio, piuttosto che un altro. Di solito privilegiano il figlio che somiglia fisicamente e caratterialmente a loro per una sorta di egoismo, per ribadire l’importanza indiscussa del proprio io. Sulla terra non esiste un uguale. I figli prediletti vengono viziati, trattati con i guanti bianchi, gli altri rimproverati, ignorati.

Ci sono padri di gemelli eterozigoti che ovviamente prediligono sono il figlio che somiglia a loro.  All’altro rivolgono sguardi strani. Molti bambini di fronte all’indifferenza del genitore si intimidiscono, si creano dei complessi, non si sentono accettati, compresi. Lo slancio spontaneo dei figli viene trattenuto. Si preferiscono le coccole del figlio prediletto, che è sempre il migliore. L’altro o gli altri sono deboli, fragili, non valgono assolutamente nulla. Si è presenti solo con il figlio prediletto, assecondando ogni suo capriccio. Con il figlio prescelto si crea un legame speciale, amichevole che non si ha con gli altri. Di fronte a questi fenomeni nessuno interviene con forza. Eppure si dovrebbe per lo meno tentare. Ricordando con calma che i figli sono tutti uguali e non hanno diritto a trattamenti diversi.

Certe volte vale la pena intromettersi, mortificare il super ego di genitori egoisti, egocentrici, di madri che prediligono solo le figlie belle come loro.

Purtroppo questi fenomeni accadono sempre di più e non sono semplici supposizioni, miraggi.

 

Ester Eroli

 

 

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