Il premio letterario internazionale “Il pozzo e l’arancio”

Il premio letterario internazionale “Il pozzo e l’arancio”Ogni anno a Oria, antico municipio romano, citato anche da Erodoto, che ha ottenuto a pieno titolo l’appellativo di città, fra le colline del Salento, nella provincia di Brindisi, si svolge un’importante rassegna culturale, un premio internazionale dedicato alla poesia inedita. L’iniziativa risale al 2005 con lo scopo di divulgare il sapere e la poesia, senza sfoggi e pretese. La manifestazione, appoggiata dal ministero dei beni culturali, ha ottenuto nel settembre del 2013 il riconoscimento, attraverso una medaglia, dello stesso Presidente della Repubblica. La premiazione avviene nella chiesa di san Francesco d’Assisi in stile barocco, ristrutturata, ricca di molte reliquie di santi e beati. Il premio, denominato “il pozzo e l’arancio”, prende spunto da una storia popolare. Secondo la tradizione storica Francesco d’Assisi nel 1222 di ritorno da un viaggio nella Terra Santa sostò a Oria, dove fondò un cenobio, un convento francescano e piantò un albero di arance nel giardino, detto ora appunto giardino di San Francesco e fece scavare un pozzo d’acqua tuttora presente. Oria appare agli occhi dei visitatori in tutto il suo splendore di centro culturale. Infatti è ricca di arte, a cominciare dal castello definito monumento nazionale, ampliato dallo stesso Federico II, dalle tre porte antiche, dalla torre, dai quartieri medievali, dalla cattedrale barocca, dai palazzi come quello vescovile che risale al cinquecento, dalle biblioteche, dalle chiese come san Domenico, San Francesco di Paola fuori le mura, san Lorenzo, con una raffigurazione del santo martirizzato sulla graticola, san Giovanni Battista con le sue pitture murali medioevali, i santuari come San Cosimo ricchi di ex voto, le piazze come piazza Manfredi, i musei come quello diocesano, archeologico, etnografico e il museo dell’olio che consente degustazioni e audioguide. La zona infatti è ricca di oliveti oltre che di parchi e riserve naturali. Prevale infatti la macchia mediterranea. Ogni anno ad agosto poi si svolge un torneo dei quattro rioni, una sorta di gara fra quartieri di stampo medioevale. Il palio prevede gare, spettacoli cavallereschi, lotterie e il corteo storico in costume. Si possono ovviamente gustare i piatti tipici della zona come le lumache, i funghi. Le chiocciole sono considerate un prodotto tipico del posto, appartenente alla tradizione gastronomica locale.

 

 

 

Ester Eroli

 

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