Preoccupante fenomeno

Preoccupante fenomenoNonostante le rassicurazioni la disoccupazione resta la piaga più grave della nostra società. I giovani in età da lavoro sono sempre di più a spasso. Oltre ai giovani in cerca di una prima occupazione ci sono i disoccupati di ritorno, quelli che hanno perso il lavoro in età matura a causa della crisi economica della recessione . Esistono poi i precari, gli stagionali. Le condizioni socio- economiche di una società dipendono anche dalla struttura del mercato, dalle variazioni del ciclo economico. Gli interventi per abbattere la disoccupazione dovrebbero essere più massicci da parte dei governi colpiti dal fenomeno. I sottoccupati si ritrovano in ogni classe sociale in ogni classe di età. A lungo andare la disoccupazione provoca costi sociali e umani non indifferenti. Pensiamo solo ai casi di depressione e suicidio. Inoltre la disoccupazione fornisce manovalanza per la malavita organizzata. Le soluzioni adottate sono state molte come ad esempio i sussidi. In verità bisognerebbe agire di più a livello territoriale , tenendo conto delle peculiarità di ciascuna regione, di ogni zona. In poche parole non si può costringere un insegnante precario a prendere un posto fisso molto lontano da casa. In ogni quartiere, in ogni paese, in ogni zona specifica si dovrebbe fare un elenco, una banca dati di offerte e domande di lavoro anche per coprire le esigenze della zona e per andare incontro ai cittadini che non possono vendersi casa, costringere la moglie a lasciare il lavoro, i figli la scuola per raggiungere la sede stabile del proprio lavoro. Non si può creare un disagio sul disagio già esistente. Con la banca dati si potrebbe mandare per commessi nei singoli negozi della zona gli stessi ragazzi abitanti nel comprensorio, evitando spostamenti, ingorghi di traffico. Inoltre si dovrebbe incentivare il lavoro da casa, con conseguente risparmio di tempo e risorse. In momenti di crisi acuta bisognerebbe ingegnarsi. Invece nelle varie agenzie private di lavoro si offrono solo lavori fasulle e precari e poi a gestire questi uffici ci sono i soliti raccomandati.

 

Ester Eroli

 

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