Quello che conta

La figura del partigiano ha sempre acceso la fantasia popolare. Nel teatro della seconda guerra mondiale troviamo vere e proprie bande armate pronte alla difesa del territorio contro l’assalto nemico. Numerosi sono i partigiani, veri combattenti armati, che negli anni del secondo conflitto, partecipano al movimento della resistenza ossia ingaggiano una lotta armata contro l’occupazione militare tedesca. La parola partigiano significa propriamente “di parte”, infatti molti partigiani sono passati alla storia anche per il loro impegno politico. Molti di essi hanno combattuto in zone impervie, da soli, anche se spesso con il fucile a tracolla si sentivano meno soli. In realtà i partigiani di ogni epoca sono tutti uguali. Hanno nel cuore, nel cervello, gli stessi ideali. Credono nella forza della politica, nel futuro. Il cuore partigiano ha sempre battuto insieme a quello dei compagni. Ogni partigiano si sarà domandato il senso di quella lotta, di quella sofferenza, di quel dolore. Gli occhi sbarrati per le atrocità della guerra dei partigiani sono gli stessi dell’umanità sorpresa dalla guerra. Ci si abitua a tutto ma non alla guerra, all’odio, alla fine prematura. La guerra, come conseguenza dell’ambizione umana, va annientata. Di fronte al male, al freddo, al dolore il partigiano sa che gli uomini sono tutti uguali. Il nemico da abbattere non è l’esercito tedesco, ma la guerra insensata e questo i partigiani l’hanno sempre saputo. Per questo hanno difeso gli ideali di fratellanza, uguaglianza, rispetto, onestà. Il partigiano sa cosa significa il rispetto degli altri. Nessun partigiano ha mai tradito i suoi ideali, è da questo che si riconoscono. Il partigiano incarna gli ideali più puri e noi per tutti i partigiani abbiamo sentito sempre un tenero struggimento. Nel mondo odierno il disinteresse di alcuni giovani per la politica, l’apatia generale ci fanno precipitare il morale sotto i piedi. Quello che conta veramente è la difesa dei valori per cui vale la pena sempre combattere. Il partigiano vero è quello che si impegna, che si commuove, che aiuta. In un mondo spietato come il nostro sembra che non ci sia spazio per i sentimenti, per i sentimenti che animarono i partigiani. Ogni giorno possiamo anche noi essere dei piccoli partigiani sempre pronti a scendere in difesa dei valori autentici. I partigiani non sono solo quelli che ci ricordano le pagine di storia. Si può essere sempre partigiani, se crediamo in certi ideali, se portiamo nel cuore la speranza di un mondo migliore, che dobbiamo contribuire attivamente a realizzare. L’impegno non deve essere necessariamente politico. Ci dobbiamo impegnare ad essere meno passivi, meno indifferenti, più interessati al sociale. Il nostro piccolo orto non è isolato, si trova all’interno di una città, di una regione, di un paese, di un continente. Fuori di noi c’è tutto un mondo e noi non possiamo permetterci il lusso di restare a guardare.

 

Ester Eroli

 

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