Il Buen Vivir lo troviamo tra i principi fondanti delle Costituzioni della Bolivia e dell’Ecuador e vuol dire “una civiltà basata su una vita in armonia con la natura, della quale tutta la comunità è parte”. In tal senso si offrono analisi, esempi e soprattutto prospettive dei fenomeni in atto dall’Asia all’Africa, all’America Latina e nei Nord del mondo e riguardano i conflitti ambientali e sociali per i quali su ogni territorio assistiamo al formarsi di comunità e nuove soggettività che difendono i diritti dell’ambiente e della propria salute, il diritto all’acqua, i diritti dei migranti, il diritto alla casa e finanche al lavoro.
L’Italia non è esclusa dal suddetto quadro in quanto si può riconoscere nei focolai più recenti e più diffusamente conosciuti a livello mediatico come le lotte sul territorio di Terzigno (NA) al fine di non riaprire discariche non bonificate e discariche che ledono il diritto alla salute dei cittadini, come i 4 migranti solo la scorsa notte scesi dalla gru a Brescia per ottenere il permesso di soggiorno per se stessi e per tutti gli altri che come loro si ritengono truffati dalla cosiddetta “circolare Manganelli”, oppure il popolo de L’Aquila che a distanza di più di un anno dal terremoto procede alla scrittura della recente proposta di legge popolare.
Alla luce della situazione attuale laddove ciò che succede sul locale è riscontrabile a livello globale, Giuseppe De Marzo ci illustra i meccanismi dai quali scaturiscono determinati conflitti sui territori di tutto il mondo, conflitti che sorgono per richiedere giustizia ambientale e sociale e che si propongono di avviare modelli di vita sostenibili a seconda delle caratteristiche del territorio che si abita. Un passaggio illuminante in tal senso: “la straordinaria pluralità di culture e diversità di esperienze storiche dei popoli del pianeta è la costante testimonianza di come in realtà le forme di vita e di relazione siano numerose ed alimentate da un impianto valoriale quasi sempre antitetico a quello della società capitalista”.
Tiziana Veronico