Nel campo della salute tutti gli specialisti sostengono la necessità, specie in età avanzata, di una assidua prevenzione per trovarsi in una posizione di vantaggio nei confronti della malattia o del disturbo fisico . Spesso il male lancia la sua sfida, offende, turba, ci mette alla prova e ci coglie impreparati. Andiamo su tutte le furie di fronte al male del corpo e alla fine raggiungiamo l’umiliante consapevolezza di essere in trappola. Molti non si arrendono e non si abbassano davanti al male e presi da un furore frenetico per arginare il male assumono ogni forma di farmaci, ogni tipo di medicina. Gli uomini specialmente testardi, sbadati si ostinano a curarsi da soli e spesso anche le ragazze frivole, presuntuose che vogliono subito rimettersi in sesto non comprendendo che la malattia, qualunque essa sia, deve fare il suo sfogo. Baldanzosi, con aria di importanza pretendiamo di saperne più dei medici. In ogni occasione svuotiamo l’armadietto dei medicinali senza impaccio nella speranza di tornare come prima. Agli altri parliamo in modo scaltro dei nostri rimedi con tono didattico. Rispondiamo con sussiego alle domande degli amici. Con stizzita impazienza rispondiamo male a chi ci apre gli occhi sugli effetti collaterali di certi farmaci potenti. Con contegno diamo risposte repentine. Non smettiamo di infiammarci quando ci rendiamo conto di stare meglio dopo un miscuglio di farmaci. L’importante è raggiungere lo scopo di stare meglio, di sconfiggere il dolore . Molti farmaci fanno ai nostri occhi la parvenza di miraggi, di miracoli. Ci turbiamo, restiamo di stucco, ci spaventiamo quando scopriamo che lo stesso farmaco ha dato problemi a un nostro conoscente. Abbiamo un bizzarro e singolare modo di curarci. Spesso usiamo farmaci non adatti, compriamo rimedi sbagliati. Continuiamo a parlare dei poteri terapeutici di alcuni farmaci senza sgomberare il campo dai luoghi comuni. Per curiosità usiamo i farmaci che ci vengono consigliati da chi ha avuto un problema analogo al nostro. Nelle faccende importanti poi dobbiamo subire lo sguardo terribile del nostro medico di famiglia che ci rimprovera con voce sonora. Solo di rado, laconicamente ammettiamo di aver sbagliato facendo di testa nostra. Il vizio del nostro secolo sta divenendo una barbarie sociale, una indecenza e consiste nell’uso indiscriminato di farmaci senza nemmeno consultare un medico, come se questi non fosse degno della nostra stima. Assistiamo così impotenti agli acquisti sconvenienti di farmaci e pomate di tutti i tipi. Alcuni nomi di farmaci ci lusingano. Dobbiamo tenere a mente che la prima cosa da fare è consultare uno specialista, invitarlo ad esprimere un suo parere e fare degli esami. I sintomi spesso ingannano. Non siamo educati poi all’uso dei rimedi naturali, delle erbe. In passato gli antichi per curare dei mali si ingegnavano con l’uso di erbe medicinali molto efficaci. Ogni pianta ha i suoi poteri benefici che vanno studiati. Persino per le allergie alimentari e ambientali ci sono cure alle erbe molto potenti. Per le scottature della pelle ci sono oli e essenze che non sono veri medicinali. Nelle tenebre della nostra esistenza ci siamo condannati a prendere la pillola per il mal di testa, quella per l’intestino e via dicendo. La giornata scandita solo dalle ore in cui dobbiamo ingerire le pillole della salvezza.
Ester Eroli