Shopping in tempo di crisi

Il centro storico di ogni città si distingue soprattutto per le boutique di lusso, per i negozi con le grandi firme, per le librerie alla moda, per i centri benessere. Le vetrine del centro sono tutto un rilucere di oggetti preziosi, di valore. Gli antiquari espongono mobili eccellenti, oggetti raffinati di rara bellezza. Gli stessi bar sono rivestiti in legno, le drogherie mostrano mirabili confezioni. Le pelliccerie espongono morbidi ermellini, visoni, giacche di pelle, ecc. I negozi di scarpe vantano di possedere le firme più prestigiose. Il centro accoglie i turisti presi dalla mania dello shopping. Nelle periferie i negozi hanno prezzi più abbordabili, merce meno lussuosa ma di buona qualità. Ma cosa accade in tempi di crisi? Ci si accorge di avere il portafoglio vuoto e le idee grandi. Si cercano le promozioni, gli sconti, i saldi. Esiste tuttavia la possibilità di fare quello che gli inglesi chiamano in modo anche divertente: windows shop, ossia andare a fare shopping guardando solo le vetrine. Così gli occhi si riempiono degli oggetti del nostro desiderio. Ci sorprendiamo a guadare avidi un’auto fiammante, un cappotto di renna, un anello di diamante, sapendo in cuor nostro che non potremo mai permettercelo. Nelle librerie leggiamo di nascosto titoli e parti di libri costosi fuori della nostra portata. In alcuni negozi di abbigliamento misuriamo abiti che sappiamo già che non potranno mai essere nostri. Andiamo via da certi negozi accampando scuse di vario tipo. Andiamo in giro consapevoli dei nostri limiti. In realtà può essere salutare camminare a passo svelto guardando solo le vetrine. I medici stessi sostengono la necessità per il nostro fisico di camminare ogni giorno. Questo dimostra che non tutti i mali vengono per nuocere.

 

Ester Eroli

 

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