Tra passato e presente di Benevento

Tra passato e presente di Benevento

Ci sono comuni in Italia che non sono particolarmente visitati e inseriti nei circuiti turistici ufficiali, che vengono costantemente messi da parte ma che sono importanti se non altro per l’intreccio tra passato e presente, che garantisce una continuità storica nel tempo. A Benevento il presente si presenta in forma massiccia sotto forma del noto Fido Park un parco gioco per soli cani che è il primo realizzato in Campania, e che è stato inaugurato ufficialmente il 22 settembre 2007, alla presenza di numerose autorità cittadine e non, e della pista ciclopedonale che segue il tracciato ferroviario inutilizzato per ben sette km, fino a raggiungere il massiccio Taburno. Le antiche strade ferrate dovrebbero essere tutte utilizzate come piste ciclabili  e pedonali. La modernità del presente la troviamo nel museo Strega, simbolo della città, dedicato al liquore omonimo. Inaugurato il 14 giugno 1999 è un museo privato della famiglia produttrice Alberti, che si trova proprio davanti alla stazione ferroviaria. Tra le prime visitatrici troviamo la scrittrice Dacia Mairani. All’interno troviamo la sezione storica, la sala delle erbe, per fare il liquore ce ne vogliono 76, la sala ricordi  e manifesti. Nell’Hortus conclusus troviamo invece la sintesi di passato e presente grazie alla installazione permanente all’aperto nel verde delle opere di Mimmo Paladino, un autore della transavanguardia. Le sue opere esposte sono varie come il teschio, il disco, il cavallo e formano una galleria d’arte a cielo aperto insieme a reperti storici e resti di epoca romana come capitelli, frontoni, busti ecc. L’antico nella città è dato dal museo dell’agricoltura che ospita macchinari usati nelle vecchie case coloniche, dalla chiesa di santa Sofia fatta erigere dal duca longobardo Arachi, dall’anfiteatro romano, dalla rocca dei rettori sede dei governatori pontifici, dal duomo, dall’arco di Traiano  ecc. le numerose chiese spaziano dall’antico al moderno, abbiamo quelle antiche come il duomo dalla facciata di stile romanico, quelle medievali come san Donato, sant’Ilario, sant’Agostino, quelle del seicento come san Felice, quelle barocche come santa Teresa, san Pasquale, san Domenico, san filippo, quelle moderne come il sacro Cuore la madonna delle Grazie, san Gennaro, santa Rita, san Giuseppe.

 

Ester Eroli

 

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