Troppo prudente

La vita ci insegna che bisogna essere pazienti, senza forzare gli eventi, e soprattutto prudenti per cavarsela egregiamente in tutte le situazioni, anche le più scabrose e complicate. Ogni fatica viene superata se si è accorti.

I giovani moderni presi da una strana inquietudine non sono prudenti, anzi sono audaci. Nel timore di perdere tempo si buttano a capofitto nelle imprese più rischiose anche per non apparire deboli e codardi. Credono di far bene ma spesso sono troppo frettolosi e hanno la pessima abitudine di essere veloci.

La prudenza raccomanda di andare piano in auto, con la moto, di scegliere amicizie discrete, partener responsabili, di ascoltare la musica a basso volume, di non portare le cuffie alle orecchie in strada, di rispettare i genitori.

Per molti giovani la prudenza è inutile, è un fardello pesante che limita l’espansione del proprio io, le esperienze dirette. Allora promettono di essere prudenti ma non lo sono quasi mai.

La mancanza di prudenza fa si che accadano cose negative e che poi tutto non sia più come prima. Il giovane imprudente viene colpito dal destino e vacilla sfinito. Molti sono i morti fra i giovani per distrazioni alla guida e altro. L’imprudenza, per il calcolo delle probabilità, è quella che miete più vittime in ogni campo, anche in quello dei sentimenti dove si possono commettere sbagli irreparabili.

Dopo lo sbaglio è inutile  avere rimpianti. Si può solo sospirare.

Tuttavia a giudicare da tanti fattori possiamo dire che anche l’eccesso di prudenza è di ostacolo al pieno sviluppo di una personalità, che rimane debole e paurosa.

Ci sono persone giovani che non vanno in certi locali per paura, che prudentemente non si avventurano in viaggi in terre a rischio, che selezionano le loro amicizie, le loro simpatie, che lasciano degli amori per paura della separazione e della disfatta, che rinunciano a comprendere, persino a studiare per paura di andare in paese straniero. I genitori spesso oltre l’affetto trasmettono insicurezze, paure e i giovani si sentono smarriti, poco protetti e rinunciano.

Ogni tanto bisogna osare, senza sentire il parere di nessuno agendo sempre secondo coscienza.

Bisogna anche dire che ci sono persone restie e prudenti, chiuse ma per altre ragioni. In molti giovani l’estrema timidezza, il timore nasce da qualche problema come l’obesità o altro.

Ogni tanto ci vuole una iniezione di fiducia.

 

Ester Eroli

 

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