Un modo per combattere la timidezza

Le persone timide sono generalmente quelle caratterizzate da una specie di introversione della personalità. Il loro comportamento spesso salta agli occhi perché è esitante, insicuro. Sembrano persone fragili, riflessive, chiuse. Il timido si individua facilmente perché di solito evita di guardare negli occhi le persone mentre parla e ha un modo composto e rigido di agire. Inoltre controlla sempre le sue reazioni emotive, ed evita quasi sempre di parlare in pubblico per non richiamare l’attenzione su di sé. Il timido teme il giudizio altrui, ha paura di essere giudicato male nel caso di un suo sbaglio. Con il prossimo ha sempre rapporti formali non profondi, perché non ama parlare di sé. Se viene fatto oggetto di una critica si chiude sempre di più nel proprio guscio. Molti timidi cercano di mascherare il loro stato ricorrendo a una forma di aggressività, di spavalderia. Fingono di essere sicuri mentre dentro muoiono di paura. Alcuni possono invece avere un atteggiamento sottomesso, si mettono in difensiva per paura di attaccare o essere attaccati. L’ambiente può sicuramente contribuire a formare una persona timida. In fondo il timido è una persona che non ha molta stima di se stesso, si sottovaluta, tende a sentirsi inferiore agli altri. Per combattere la timidezza non ci sono ricette particolari. Molti sono coloro che temono il pubblico, la gente, che amano il silenzio e i luoghi solitari, che detestano parlare della propria vita privata. I timidi sono penalizzati sul lavoro dove non emerge mai la loro vera natura, e in amore dove di solito sono goffi e incerti. Per affrontare una brillante carriera, per fare una audace dichiarazione d’amore ci vuole un certo coraggio che ai timidi sembra mancare. Così appaiono spaesati, sempre impacciati e ritrosi. Un modo per combatterla è quello di andare diritto per la propria strada senza sentire i giudizi altrui. In alcuni contesti si deve pensare di essere soli e senza nessuno che guarda e giudica. Bisogna evitare assolutamente il confronto con gli altri e pensare che ognuno ha i suoi doni e pregi, e che non possiamo essere tutti uguali. Gli errori non devono essere sottolineati, ma dimenticati. In fondo sbagliando si impara. IL timido deve imparare a piacersi guardandosi allo specchio. Lentamente imparerà che parlare in pubblico è un gioco da ragazzi. Anche un timido può avere le sue soddisfazioni.

 

Ester Eroli

 

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