Un nuovo tipo di narcisismo

Narciso era un personaggio della mitologia greca. Superbo e insensibile respingeva ogni tipo di amore, così, a seguito di una punizione divina, si innamorò perdutamente della sua immagine riflessa in uno specchio d’acqua. Si lasciò morire quando si rese conto che il suo amore era impossibile. Dalla terra sulla quale fu versato il suo sangue la leggenda vuole che spuntò il fiore che porta il suo nome. Si dice che anche nell’aldilà quando attraversò il fiume dei morti, Lo Stige, si affacciò sulle acque sperando di vedere ancora la sua immagine riflessa. Dal mito derivò il termine narcisismo per indicare un disturbo della personalità di tipo psicologico. Freud realizzò un saggio che porta il titolo appunto di” Introduzione al narcisismo”. Si tratta di un vero culto della propria personalità, un pauroso ripiegamento sull’io che può portare, secondo i medici, , a forme di sadismo. Il soggetto ricerca costantemente una gratificazione del proprio io. Negli ultimi tempi, complice internet, si sta diffondendo una specie di narcisismo digitale: la volontà di esibirsi sul web per esaltare la propria persona. Un delirio di onnipotenza senza precedenti. Molti si sono creati appositi siti, ossia siti a proprio uso e consumo. Il proprio sito è pieno di autocitazioni, di foto, scritti, messaggi, video caricati. Soprattutto si mettono in risalto le proprie gesta: corse folli con le moto nel cuore della notte, ubriacature, inseguimenti, pestaggi, baci con partener, giochi in slot machine ecc. Una società edonistica al massimo grado che genera questi pseudo eroi. Molti di questi eroi vengono imitati, seguiti, difesi, accolti a braccia aperte. Anche le persone perverse hanno i loro seguaci sul web. Come se la cattiveria fosse il modo più naturale di stare al mondo. Le ragazze sul web mostrano il proprio corpo senza pudore, i ragazzi mostrano i muscoli, le loro bravate notturne. E’ una gara a chi si mostra di più sul web. I messaggi sono chiari: la vanità come valore. Una brama di arrivare, di imporsi, di mostrarsi. Il culto del corpo, della bellezza, del successo fine a se stesso. Forse un giorno torneremo ad insegnare ai nostri figli il valore di una carezza, che non ha bisogno di essere mostrata per avere valore.

 

Ester Eroli

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.