Un ritorno al passato

In Inghilterra la vera rivoluzione si ebbe con l’avvento dei treni a vapore, che inizialmente venivano utilizzati solo per il semplice traino dei carrelli di carbone nelle numerose città minerarie della zona. Successivamente la macchina a vapore subì dei ritocchi per migliorare il rendimento termodinamico e fu adibita anche al trasporto passeggeri. In Italia le prime locomotive a vapore furono di fabbricazione inglese. L’ultima a vapore era in circolazione intorno al 1968. I treni a vapore hanno sempre esercitato un notevole fascino e negli ultimi tempi molte locomotive sono state restaurate per rievocazioni storiche e itinerari turistici un po’ in tutti paese europei come Germania, Irlanda, Stati Uniti, Regno Unito. Ogni anno le ferrovie dello stato realizzano un viaggio storico con una vecchia locomotiva che parte da Roma e arriva a Lanuvio. Il treno a vapore è tutto in legno con tende di velluto rosso, con il personale tutto vestito con divise d’epoca. La carrozza ristorante è ricca di specchi, di decorazioni dorate, di poltrone in velluto rosso, con tavoli in legno intagliato. Sembra di tornare indietro nel tempo quando il viaggio era più lento, meno caratterizzato da ritmi frenetici. Colpisce il rivestimento in legno, le sontuose e impeccabili tende, il pavimento lustro. L’arrivo è a Lanuvio, l’antica Civita Lavinia, paese dei castelli romani situato a soli 33 km da Roma, il cui nucleo originario risale al sesto secolo. Quando il lento treno a vapore fa il suo ingresso nella stazione di Lanuvio viene sempre accolto da una folla festante, dal sindaco, da sbandieratori, giocolieri, danzatori, bancarelle, ecc. nel paese si accende una festa meravigliosa, con giochi popolari, zucchero filato, cortei storici, trampolieri, maschere, figure storiche. Il piccolo centro affascina con le sue mura romane, i suoi vecchi templi trasformati in chiese, i suoi vicoli. Una banale domenica di settembre diventa l’occasione per u tuffo nel passato quando la vita era più semplice, più lenta, meno concitata e frenetica. Con i treni ad alta velocità si è perso il gusto di guardare il paesaggio dal finestrino aperto.

 

Ester Eroli

 

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