Un sistema di salvataggio

Spesso nella vita siamo intervenuti per salvare una situazione. Ci siamo impegnati seriamente, con onestà, impegno. Abbiamo tamponato, bloccato, deviato. In base alle situazioni ci sono vari e complessi sistemi di salvataggio. Per salvare un’amicizia abbiamo tergiversato, parlato, siamo scesi a compromessi. Per salvare un amore abbiamo lottato, difeso, protetto. Ogni volta siamo corsi ai ripari velocemente. Abbiamo salvato i nostri file con cura certosina come si salva un oggetto che ci è stato regalato da una persona speciale. Alcune questioni invece sono all’apparenza irrisolvibili. Da qualsiasi punto si prendono sono senza via d’uscita. Il logoramento die nervi nasce proprio dalla impossibilità materiale di arrivare a una conclusione valida, coerente, precisa. Ci sono situazioni estreme che ci mettono il batticuore, che ci angosciano per il loro intricato groviglio. Certe strade per l’eventuale soluzione sembrano impraticabili. Il cervello sotto sforzo cerca una via di fuga. Il cuore palpita, si ammala ogni volta che pensa al problema. La questione diventa prioritaria, diventa un assillo pesante, insistente come un ronzio di un insetto molesto. Infinite soluzioni ci appaiono davanti agli occhi. Le verifiche poi dimostrano che sono soluzioni fasulle, inutili, senza senso. Il rovello nasce a causa di complicate vicende. Eppure spesso la soluzione è una sola e richiede uno sforzo sovrumano, un atto di coraggio. E’ una soluzione che la mente rifiuta, che manda il cuore in fibrillazione, che irrigidisce i muscoli. La soluzione a un certo punto diventa necessaria per non trascinarsi dentro labirinti oscuri. Spesso ci rendiamo conto che esiste una unica ancora di salvezza, un unico sistema di salvataggio: intervenire alla radice. In fondo si tratta di troncare ogni discorso e di tagliare, aggiustare alla radice fin dove è possibile. In certi casi non ci sono mediazioni, compromessi, cuciture. Intervenire alla radice include anche il concetto di strappo. In alcuni casi per uscire indenni bisogna rinunciare, togliere, tagliare. Ci sono problemi grandiosi anche a livello nazionale che andrebbero risolti intervenendo appunto alla radice. Non sono possibili rimpasti, aggiunte, incontri. Se una classe dirigente delude bisogna cambiare rotta e intervenire alla radice, cambiare nel profondo. Tutti nella vita siamo stati chiamati a fare pulizia, a intervenire alla radice. Non intervenire alla radice significa sprofondare nel fango, un lusso che nessuno può permettersi.

 

Ester Eroli

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.