Uno spiccato senso civico

Proprio in questi giorni La Svizzera ha votato per il referendum sulle ferie e la popolazione si è manifestata contraria all’aumento dei giorni di ferie. Un risultato che sorprende noi italiani da sempre abituati a goderci le meritate vacanze. La Svizzera non è una nazione nel senso proprio del termine ma una confederazione, uno stato federale dotato di ventisei cantoni. Pur non essendo una nazione il popolo ha un notevole senso di appartenenza, anche grazie a un percorso storico comune. La gente si sacrifica volentieri per il bene comune. A livello locale prevale la visione federalista. Le decisioni importanti spesso vengono prese a livello locale. La scuola stessa, troviamo sia scuole pubbliche che private, viene gestita e amministrata a livello cantonale. Sin dall’infanzia i giovani vengono formati e educati al rispetto, al senso civico. Gli stessi abitanti possono fare segnalazioni al distretto cantonale su ogni questione importante, come l’energia, l’ambiente. In questo stato è molto sentito il concetto di protezione ambientale. Si da importanza a programmi di energia alternativa, si tutelano le energie rinnovabili. I cantoni esercitano la loro sovranità con la collaborazione diretta dei cittadini che possono intervenire anche su questioni spinose. La popolazione viene sempre consultata attraverso la pratica del referendum. Certo la popolazione non si disloca in modo uniforme sul territorio ma vi sono aree densamente popolate. La svizzera è ancora oggi uno stato florido dal punto di vista economico con alti redditi pro capite. E’ al centro di flussi monetari internazionali, sede di piazze finanziarie notevoli come Zurigo e Ginevra, famosa per le sue industrie alimentari e meccaniche, chimiche, farmaceutiche, sede di banche, di attività terziarie. La qualità della vita è invidiabile. Ma come mai questo piccolo stato è così all’avanguardia? Sicuramente è vantaggioso il fatto che il Parlamento, dotato di camere federali, non è costituito da politici professionisti come da noi. Inoltre a tutto questo si aggiunge uno spiccato senso civico. Tutti i cittadini si sentono responsabili, nessuno escluso e partecipano attivamente. E’ possibile trovare una efficiente rete ferroviaria che non lamenta ritardi, un servizio postale efficiente, un ordine perfetto, un traffico disciplinato, una rete stradale ben mantenuta. Ci colpisce la pulizia delle strade, la gestione della pubblicità, lo smaltimento attento dei rifiuti. L’amore per l’ordine gli svizzeri lo portano nel sangue. L’educazione, la formazione giocano un ruolo decisivo. E’ difficile quindi imbattersi in cartacce seminate per la strada come avviene da noi, dove ognuno pensa solo a se stesso e non al bene della collettività. Ogni tanto bisogna ricordarsi che gli altri siamo noi.

 

Ester Eroli

 

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