Uno strano isolamento

Uno strano isolamentoLa moda dei giorni nostri ci vuole tutti uguali. Quando va di moda un colore tutti si vestono indossando quel colore. Specialmente le donne seguono fedelmente i dettami della moda, anche se un colore sta male all’incarnato del volto va comunque usato. Non si può fare a meno di certi capi nel guardaroba. Gli uomini stessi si lasciano condizionare dalla moda al punto che alla fine tutti indistintamente indossano la cravatta color viola, anche se è un colore destabile e insignificante. Le persone che si discostano in generale dalla strada tracciata dagli altri vengono guardate a vista, scrutate, osservate con sguardo critico. La massa giudica, sentenzia e decreta. Di solito che va controcorrente, chi si mostra originale deve pagare un alto prezzo. Chi non segue le mode, non solo per l’abbigliamento, viene considerato stravagante. Le persone originali solitamente vengono isolate. L’isolamento è il pedaggio da pagare se si vuole essere traghettati in un mondo diverso dove la parola d’ordine non è più massa ma personalità. Una personalità, forte, spiccata non fa breccia nella massa, dove prevalgono i comportamenti uniformati e il linguaggio gergale. Chi non appartiene a un gruppo, ma solo a se stesso vede il suo astro nel mondo a poco a poco tramontare, oscurarsi dietro nuvole minacciose. Come la vita di Rasputin la vita dell’originale ha solo una parabola discendente verso il basso. Le leggi della matematica vengono rispettate e la parabola tende verso il basso in modo inesorabile. L’originale sente di meritare di più, almeno un po’ di comprensione, se non altro di rispetto. In fondo non ha commesso nessun delitto, vuole solo essere se stesso. Le sue parole sono vane, il suo esempio non viene seguito nemmeno in modo maldestro. Se incontra altre persone, degli amici riesce a fare un tratto del cammino di vita insieme ma non tutto. Il legame si spezza e la persona originale ha solo il vantaggio di aver maturato altre esperienze che prima non aveva. Esperienze che si aggiungono alle altre del passato, in un crescendo anche di delusioni e speranze vane. In fondo la conoscenza del genere umano serve per crescere, per capire. In certi casi l’amicizia si interrompe perché l’originale si comporta in modo troppo autonomo che desta scandalo. La massa si adegua unita, compatta, serena. In fondo seguire gli altri è più comodo, meno dispendioso e più rassicurante e non c’è il pericolo di essere lasciati soli come un fazzoletto al vento.

 

Ester Eroli

 

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