Vivere di espedienti

Vivere di espedientiLa crisi economica non dà tregua, nonostante le apparenze e mette tutti fuori gioco. Le situazioni sono mutate, hanno cambiato abitudini, interrotto tradizioni, mutate le regole . Lavori che prima erano di prestigio e davano un buon rendimento ora sono scaduti e consentono a malapena la sopravvivenza. Il passaggio in tutti i casi non è indolore. A colpo d’occhio possiamo dire che è il cittadino il primo a perdere, la vittima assoluta di questa carneficina. Tutti indistintamente si avventano sul cittadino fino a succhiargli il sangue. Automaticamente a pagare è sempre il comune passante della strada. I furti, gli scippi, i ladrocini, hanno subito una brusca accelerazione, sono sconfinati in reati. I reati sono aumentati in maniera esponenziale. Sono i commercianti stessi a trasgredire le regole e come ultima spiaggia hanno deciso di derubare il cittadino ignaro , persino il cliente. Ci sono state profumerie che, nell’esibire il campione vuoto del prodotto per acquistarne uno simile, hanno scambiato nella busta consegnata i prodotti consegnando alla fine quello con la scatola vuota, già in possesso del cliente. Le ruberie proseguono sempre senza indugio. L’ultimo espediente è stato adottato già da molti commercianti, anche da quelli più onesti. Di fronte a cinquanta euro da cambiare per l’acquisto di poche cose, fingono di essere distratti e poi danno il resto solo di dieci o venti euro asserendo serenamente di non aver mai visto cinquanta euro. Poi improvvisamente, davanti alle proteste, si materializza anche qualche testimone amico o prezzolato che giura di non aver mai visto la banconota da cinquanta o cento euro. A quel punto il cliente con tatto cerca di persuadere il commerciante della verità delle sue asserzioni senza ottenere nessun risultato. Il commerciante nega, ribatte punto per punto con una notevole faccia tosta. A questo punto il cittadino colpito chiede aiuto a vigili, forze dell’ordine senza ottenere nulla di concreto. La procedura tanto è sempre la stessa e non muta mai. Tutti fanno finta di niente. La spina resta rigorosamente nel fianco del semplice cittadino. A questo punto per tutelarsi conviene sempre cambiare i soldi negli uffici postali, nelle banche, nei negozi di fiducia e dulcis in fundo conviene non andare più nei negozi che ci hanno derubato. E’ nostro dovere non mettere più piede nel negozio che ci ha tolto dei soldi con l’inganno. Non dobbiamo pentirci della decisione presa, è la giusta punizione per chi ha tradito viscidamente la nostra fiducia, specie se eravamo fedeli clienti.

 

Ester Eroli

 

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