19 marzo 2001 (Romanzo epistolare)

Una vita difficile romanzo epistolareI miei pensieri sono ossessivi, seguono un unico binario, un unico filo. Non riesco a concentrarmi su niente. Il mio pensiero punta solo verso la fuga da questa realtà opaca. Certamente per affrontare questo viaggio dovrò aspettare la bella stagione. Credimi non vedo l’ora di realizzare questo sogno. Ho parlato con alcune mamme dei miei allievi nella speranza di trovare una degna accompagnatrice. Tutte hanno rifiutato adducendo vari pretesti, varie scuse. La gente trova il tempo per andare dal parrucchiere, in palestra, al bar, al cinema ma non trova neanche un minuto per fare un’opera buona. In fondo si trattava di accompagnarmi cinque o sei giorni nel periodo estivo, in un periodo di ferie. Avrei dato anche una ricompensa. Del resto gratis non fa più niente nessuno, neanche i tuoi migliori amici. Il tempo è denaro, nessuno può perdere tempo, Si perde tempo solo se si è pagati. Chiunque ci fa un favore in cambio vuole un regalo. Gratuitamente non si ottiene nulla. Se ci accompagnano vogliono soldi o regali. Molti prendono regali senza batter ciglio, anzi in alcuni casi, si mostrano scontenti. Per un piccolo favore vorrebbero dei lingotti d’oro. Siccome oggi non si fa nulla senza denaro la gente passa il tempo ad accumulare soldi lavorando come bestie. Ci sono persone che lavorano dalla mattina alla sera senza concedersi uno svago. Tutti rendono omaggio al dio del nuovo millennio, il dio denaro, che tutti osannano. Tutti si immolano all’altare del nuovo dio. Si vende persino il corpo per denaro. L’anima è ormai da tempo prigioniera del demone denaro. Non si guarda in faccia a parenti, amici, conoscenti. Il denaro serve per comprare la salute, per comprare cose, oggetti di lusso e in ultimo anche per conquistare persone. Ogni persona ha un prezzo, basta sapere quale. I potenti hanno costi altissimi. Allora bisogna lavorare come nei lavori forzati. Le donne si conquistano facendo sentire il profumo del denaro che vale più del profumo delle viole e degli iris. Non si mandano più fiori alle donne ma bracciali di diamante, spille di rubini. A tutti avevo detto che avrei dato una ricompensa in cambio del favore di accompagnarmi, avrei pagato anche il viaggio.

 

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