Abbinamenti

Ai nostri giorni la cosa che sembra contare di più non solo per i giovani ma anche per le persone di mezza età e qualche volta anche per la categoria di anziani, specie donne, è il look, l’aspetto e gli abiti di una persona. Persino le commesse dei negozi, le assistenti degli studi medici e odontoiatrici scrutano i clienti per valutare il loro modo di vestire e mostrano disapprovazione se non è di loro gradimento o troppo classico.

Spesso anche chi si presenta con abiti eleganti, da sartoria viene criticato. Si criticano i vestiti troppo stretti o troppo abbondanti. Molti, proprio perché osservati, si muovono impacciati per timore di rifiuti. Nessuno si accontenta o lascia correre per quieto vivere.

Ogni volta siamo intimiditi perché non sappiamo cosa indossare in certi contesti e finiamo per non partecipare per questioni di toletta. In alcune feste dopo i convenevoli dei saluti, se siamo troppo nell’occhio del ciclone e ci sono troppe persone fanatiche, ci allontaniamo con una scusa e un sorriso lieve sulla labbra. Evitiamo di proposito certi ambienti troppo eleganti dove si aggira gente superba che ostenta in modo vergognoso.. Ogni volta si ripete la stessa storia quando siamo ospiti in casa di qualcuno importante che ha avuto successo. Allora ringraziamo dell’invito e fuggiamo via con un pretesto o non ci presentiamo per niente. Il problema dei vestiti a un certo punto ci toglie il respiro, il sonno, la sicurezza. Siamo sempre in attesa del plauso degli altri che non arriva. Nessuno si mostra gentile per il nostro abbigliamento e ci fa i complimenti, abbiamo sempre qualcosa che non va agli occhi attenti degli altri.

Negli ultimi tempi è aumentata l’ossessione per gli accessori e gli abbinamenti. Non bisogna solo essere snelli, abbronzati ma anche mostrare gli abbinamenti giusti. Tutto deve essere in tinta. Se abbiamo un abito bianco moderno, dobbiamo avere i capelli pettinati in modo eccentrico, le unghie laccate di bianco, l’ombretto argenteo. Negli accessori deve dominare il bianco, non possiamo avere un anello d’oro o una catenina. In certi casi sono possibili solo pochi accostamenti di colore. E noi in tutta onestà ci scervelliamo per ottenere gli abbinamenti giusti  e piacevoli. Discutiamo animatamente con noi stessi per avere un aspetto gradevole, per scegliere la cosa giusta, per non apparire sciatti e anonimi.

L’abbigliamento migliore è quello caratterizzato dagli abbinamenti. Ci agitiamo, il nostro nervosismo riaffiora se dobbiamo incontrare dei datori di lavoro, degli zii, i suoceri per la prima volta. Apriamo l’armadio e nel panorama dei nostri abiti ci sembra tutto inadeguato. Ci muoviamo incerti senza saper scegliere, vorremo che altri scegliessero per noi. Malediciamo i nostri appuntamenti e alcune volte per tranquillità decliniamo l’invito. Molti incontri, colloqui sono impegnativi. Si esigono scarpe in tinta, calze in tinta, borse. Spesso non possediamo materialmente tutti gli accessori. Spesso andiamo in giro a fare shopping alla ricerca dell’oggetto misterioso che ci valorizzi l’abito. Se non troviamo nulla torniamo a casa scoraggiati. Ci facciamo prestare borse, ombretti da amiche e amici.

Poi magari vediamo una signora vestita semplicemente con un solo filo di perle ma molto appariscente e ci restiamo di sasso. Spesso conta il fascino non gli accessori.

 

Ester Eroli

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.