Adolescenti

Gli  adolescenti, a parte qualche variante, sono tutti uguali nelle aspirazioni, negli atteggiamenti, nelle preferenze. Sia quelli che abitano in centro sia quelli delle periferie si vestono, parlano, gesticolano alla stessa maniera, usano le stesse parole alcune infinitamente volgari per le orecchie adulte. Alcuni si atteggiano a duri e guardano tutti con aria di sfida. Di solito viaggiano in gruppi, in bande, in orde e dove arrivano portano allegria  ma  anche scompiglio e disordine. Alcuni atteggiamenti sono terrificanti. Deridono gli anziani, gli stranieri, le donne abbondanti, gli handicappati che guardano come se fossero dei derelitti e invece sono più bravi di loro.

Sono al corrente delle ultime mode ma ignorano fatti storici importanti. Si concentrano sulla cura del corpo con sedute in palestra, dimenticando spesso il rispetto della natura e dell’ambiente. Rompono piante, panchine nei parchi sotto gli occhi di tutti verniciano monumenti e chiese. Come vampiri assorbono solo le notizie del web. Si accontentano delle notizie apprese a scuola senza approfondire nel tempo libero. Si rifiutano di leggere, studiare, meditare. Amano la confusione, il rumore. Non conoscono sentimenti, difficilmente li vediamo impallidire, arrossire, piangere, sbiancare per rabbia, paura.  Non si commuovono, non provano compassione, pietà. Se vedono una persona vestita pesante in primavera la deridono senza capire i motivi che possono essere tanti: sveglia presto al mattino quando è fresco, problemi delicati di salute. Sanno solo giudicare con aria ironica e occhiate di traverso. Sembrano perennemente adombrati, annoiati. Nei loro occhi non c’è stupore, solo un languido lasciarsi andare alla deriva. La loro stessa camminata è provocatoria, aggressiva. Notiamo che gli adolescenti in erba sono peggiori dei giovani. A dimostrazione che le le moderne famiglie sfasciate hanno il loro influsso sulla formazione dei più piccoli. Figli di separati non sanno più cosa sia l’amore e vagano da una parte all’altra, assorbono il rancore dei genitori. Apparentemente scrollano le spalle ma dentro sono arrabbiati. Non tentano di migliorarsi, anzi si degradano sempre più fra alcol e sesso precoce. Il loro atteggiamento menefreghista colpisce come un pugno. I loro volti non sono puliti e angelici. La loro rabbia non traspare apertamente lavora dietro le quinte corrosiva.

Non sono molto felici indubbiamente, e forse nemmeno sereni volti solo a dimostrare agli altri coetanei di essere i migliori. Il problema è che hanno idee grandiose, al mare vogliono andare a Cuba, in viaggio alle isole della Polinesia. Non vogliono comprendere che in tempi di crisi occorre sempre ridimensionare le proprie pretese. Non ci sono molte disponibilità economiche  e loro non fanno nulla per risollevare l’economia a parte bere nei locali.

 

Ester Eroli

 

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