Adozione

In Italia molte donne hanno difficoltà ad avere figli, la loro smania di procreare viene menomata da seri e compromettenti problemi di salute. Molte non hanno scelta. Seguono frustrate varie cure consigliate dal ginecologo ma senza risultati. Coltivano in segreto il proprio sogno di essere madri, si arrabbiano con il destino crudele.

Molte donne pressate dagli eventi, strette dalla necessità, incapaci di avere un figlio proprio pensano alla soluzione della adozione. Se fosse per loro provvederebbero subito tanto sono disperate. Scommettono sulla adozione come soluzione. Tuttavia con il tempo la loro eccitazione si spegne, il loro discorso viene spezzato, interrotto, corretto. Per la paura di invecchiare di non avere più l’età farebbero carte false per avere un bimbo in adozione.

Di solito invece la burocrazia blocca tutto per anni.  E’ difficile che ci si accordi subito. A meno che si conosce qualcuno disposto a intercedere  E’ inutile protestare, insistere, sbuffare. Molte mamme sono andate all’estero infischiandosene della lentezza burocratica. La adozione internazionale però ha i suoi costi che non tutti possono permettersi e sono tutti a carico degli adottanti  . Molti stanchi della lentezza hanno gettato la spugna. Di solito sono i ricchi che la spuntano, come se il loro affetto fosse superiore a prescindere.

Bisognerebbe contribuire a rendere la adozione più accessibile anche quella dei single che ora è vietata. Anche un single può dare il suo contributo di affetto e poi spesso accade nella vita reale che un bimbo resti con un solo genitore per causa di forza maggiore, un lutto, una separazione, una sparizione. Invece non si fa altro che precisare che i single non possono essere genitori modello. Con sorpresa notiamo che alcuni paesi nella regolarizzazione delle adozioni sono più evoluti di noi. La cosa giusta sarebbe una riforma, per non cadere nel ridicolo al livello internazionale. Ogni tanto bisogna aggiornarsi, rinnovarsi. Tuto scorre e si evolve.

Ester Eroli

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