Agenzie investigative

Negli ultimi tempi assistiamo a un proliferare smisurato di agenzie investigative in tutto il mondo, in tutte le principali capitali di Europa. Ci sono molte agenzie a Londra, a Parigi, a Berlino. In Italia se ne trovano molte a Milano e nella capitale. La stampa stessa ne parla in termini entusiastici.

In altre parole si preferisce un occhio privato alla polizia o altro. Esiste una campagna negativa nei confronti del pubblico. Non sempre polizia e carabinieri sono coordinati nelle indagini, spesso sono rivali tra di loro, mossi da invidia, da voglia di primato. I carabinieri portano l’acqua al loro mulino e la polizia fa altrettanto. I corpi di polizia non dovrebbero rivaleggiare tra di loro. Ognuno vuole arrivare per primo alla soluzione del caso e si creano ritardi, incomprensioni, manomissioni.

La gente che ha per le mani un caso di evidente importanza non si rivolge alle forze dell’ordine preferisce esaminare il caso in sede di una agenzia investigativa dove spesso lavorano persone competenti e astute.

Molti che hanno perseverato con la polizia per vari motivi sono stati gabbati. Nell’ambito delle forze dell’ordine ci sono anche problemi organizzativi: caserme che traslocano, mancanza di mezzi, responsabili in missione all’estero, dissapori fra colleghi ecc.

Molti poliziotti non sono visti più dalla popolazione come eroi salvatori. In passato la divisa aveva un grande valore e chi la portava aveva dignità. Ora le caserme stesse sono inquinate dal male di vivere, disturbate dall’inferno metropolitano. Bisognerebbe capire l’origine di tale disgregazione. Restiamo scossi quando sentiamo che la polizia stessa non fa il suo dovere pienamente. Ci aspettavamo qualcosa di più.

 

Ester Eroli

 

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