La seconda domenica di Agosto ad Agosta, comune dell’area metropolitana di Roma, a soli sessanta km, situata alle pendici dei monti Simbruini, nell’alta valle dell’Aniene, si svolge la sagra della rana e del fagiolo Regina. E’ l’unica sagra del centro Italia dedicata a questi prodotti. In passato gli abitanti erano detti ranocchiari proprio per la loro vocazione alla cattura delle rane che avveniva nei fossi e negli acquitrini della zona. Per esca si usavano lumache senza guscio. Le rane fritte o al sugo vengono servite negli stand gastronomici sia a pranzo che a cena accompagnate da vino locale. Negli ultimi tempi la cattura delle rane è diminuita per via dell’inquinamento delle acque. La festa si svolge nell’area di piazza san Nicola, fulcro del paese. I fagioli sono invece la risorsa della campagna agostana che venivano anche conservati in passato. Per la sagra i fagioli vengono serviti al sugo o in bianco con cipolla. La sagra prevede stand gastronomici, degustazione di vino e birra, mercatini artigianali sparsi per le vie del paese, musica popolare, esibizione di gruppi musicali, gare di ballo in cui viene premiata la coppia migliore giudicata da una giuria appositamente creata, esibizione di gruppi rock, presenza di bancarelle. Per l’occasione si può visitare il castello medievale , un tempo sotto la giurisdizione del monastero di Subiaco, intorno al quale si è sviluppato il borgo. Secondo la leggenda nel castello fu tenuta prigioniera una principessa di nome Augusta che ha dato il nome al paese. Secondo un’altra tradizione il nome deriverebbe da una sorgente grande. La zona infatti è ricca di sorgenti che consentono l’allevamento delle trote e la presenza di mulini. Importante monumento è la parrocchia di santa Maria Assunta che un tempo era la cappella del castello, in stile neoclassico a tre navate con due portali e ben quattro campane.
Ester Eroli