ALAIN DE BOTTON

Alain è un filosofo di origini svizzere nato a Zurigo da padre egiziano di Alessandria ebreo. Ha ricevuto una educazione laica in collegi pubblici. Ha studiato storia a Cambridge, e filosofia a Londra. Ha realizzato un breve dottorato di filosofia francese in America interrotto appositamente per interessarsi più da presso alla scrittura, quasi sempre in lingua inglese anche se conosceva pure altre lingue.

Le sue opere sono divenute dei best seller. Ha affrontato ogni volta numerosi temi di scottante attualità. Il tema centrale è stato la cultura e la saggezza per cui ha criticato il sistema tradizionale di insegnamento nelle università troppo legate a un sapere fine a se stesso. Nell’arte di viaggiare ha preso in esame il tema del viaggio  svolto quasi esclusivamente in chiave psicologica. Alcune opere hanno avuto anche una trasposizione televisiva, lui stesso ha creato dei documentari  anche su i suoi scritti più famosi. Fra i temi contemporanei affrontati c’è ovviamente il tema della filosofia giudicata importante per vivere, filosofi del passato  come Socrate, Epicuro possono essere adattati alla società moderna e fornire adeguati spunti. Infatti ha scritto l’opera le consolazioni della filosofia. Lui voleva creare una filosofia per le masse, quotidiana che fosse compresa da tutti non distaccata, chiusa nel suo recinto fruibile solo per gli addetti ai lavori.


Ha affrontato altri temi come invidia, amicizia, arte, desiderio. Sull’amore ha scritto esercizi d’amore che è una parabola del sentimento amoroso, destinato con il tempo a spegnersi, a fallire, a far sentire gli innamorati dei perdenti. Nel corso dell’amore ha scritto riflessioni e analisi sull’amore. Ha scritto anche sull’architettura importante per la formazione ma che spesso la gente trascura. Un tema analizzato è pure quello del lavoro dove ha analizzato con accortezza molti mestieri moderni. Ha scritto pure sulla religione troppe volte ridotta a superstizione e fascinazione del sacro. Ha scritto saggi su pensatori e scrittori che hanno avuto accoglienze contrastanti. Molti lo considerano dispersivo. E’ stato pure imprenditore culturale e presentatore tv.

Ha sempre dichiarato nelle interviste che è stato il caso e la fortuna a portarlo sulla strada della letteratura, ha trovato delle porte sempre aperte, segno evidente che lui come tanti era un ‘predestinato.

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