Alcuni tipi di donne

Il mondo femminile è un universo a sé, complesso, enigmatico.  Difficile è penetrare nel mondo femminile e comprenderlo pienamente.  Alcune donne sono misteriose, forse per questo più affascinati, altre aperte e dinamiche. Ogni donna ha il suo carattere, il suo stile di vita, il suo modo di fare. Esiste anche un tipo di donna particolare, che è possibile incontrare anche per la strada , che io definirei superba. Questo tipo di donna è convinta fermamente che il mondo non può andare avanti senza di lei. Si aggira per le strade tracotante, con abiti vistosi, eleganti, all’ultima moda, con tacchi alti , sigaretta, rossetto forte. E’ una donna decisa, che sa quel che vuole, egoista, prepotente. Spesso realizzata professionalmente, sposata con un uomo che la adora, che pende dalla sue labbra e fa quello che lei comanda, circondata da amiche che la difendono, con figli bravi a scuola.  Alcune volte invece questo tipo di donna è giovane, fidanzata, colta, bella, elegante.  Tutte queste donne hanno uno sguardo ammaliatore con gli uomini, uno sguardo torvo con le donne che incontrano. Si considerano superiori e quindi con le altre hanno un atteggiamento distaccato, altero, arcigno.  Difficile abbattere quel muro che hanno eretto.  Queste donne di solito si comportano in modo maleducato soprattutto quando vedono gente handicappata. Se una persona accompagna un handicappato loro lo bersagliano con sguardi strani, si girano per la strada, cominciano a fissare la donna che accompagna il disabile con sguardo altezzoso, invadente, oppressivo. L’accompagnatrice si sente in imbarazzo, si sente osservata, si sente sotto il fuoco nemico e vorrebbe sprofondare. Si comportano come se volessero umiliare la donna che ha deciso, per sua scelta, di dare una mano a un disabile.  Spesso seguono con lo sguardo i malcapitati come fossero repellenti insetti che volteggiano nell’aria. Alcune volte sui mezzi pubblici si discostano con scatti improvvisi e veloci quasi per timore di essere contaminate. Non sanno essere indifferenti davanti al male, al dramma, alla disabilità. Eppure basterebbe restare in silenzio davanti a certi problemi, sarebbe più gradito. Non si chiede a queste donne di collaborare, si chiede il solo silenzio. Loro continuano imperterrite a comportarsi in modo maleducato. Spesso in gruppo, al mare sono capaci di parlare a voce alta e far sentire il loro disprezzo al disabile. Tuttavia queste donne non sono immortali e nemmeno immuni dal male. Un giorno anche un loro figlio potrebbe nascere disabile. Allora magari si vergogneranno e non usciranno più di casa. Ci sono figlie che non vogliono uscire e farsi vedere in giro con la propria madre, perché lei porta il bastone e zoppica, e non è autosufficiente. Di fronte a una disabilità gli uomini si comportano in modo migliore. Allora ci chiediamo come mai proprio la donna, madre per vocazione, si comporta in modo così turpe. Evidentemente sono donne che non hanno capito niente della vita, hanno pensato solo a se stesse.


 

Ester Eroli

 

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