Andare in bici: stress o relax?

Andare in bici: stress o relax?Quante volte vi è venuto il desiderio di prendere la vostra bicicletta e farvi una bella passeggiata in un parco della vostra città? E quante volte ancora ci avete ripensato perché non c’erano le piste ciclabili adatte? Penso che questo sia ciò che accade a molti degli italiani che, pur volendo fare un po’ di movimento, sono ostacolati dalla frenesia inarrestabile delle automobili che di certo non lasciano spazio a sufficienza per i ciclisti e, alle volte neanche agli stessi pedoni. Non sono qui per dirvi di lasciare le vostre auto a casa, ma sono qui per dirvi che lo scarso utilizzo delle biciclette è spesso legato a un problema di progettazione delle piste ciclabili stesse, in particolare all’incapacità di saper far convivere armoniosamente gli automobilisti, i pedoni e i ciclisti. Quante volte ci siamo ritrovati a pedalare lungo piste un pò “arrangiate” situate sul ciglio della strada, delimitate da una segnaletica orizzontale poco visibile? E quante volte abbiamo visto piste ciclabili usate come parcheggi per le automobili? Di certo una striscia di pista ciclabile larga appena un metro e posta sul bordo di una strada principale e limitata solo da una linea “immaginaria”, non invoglierà mai nessuno a mettersi a cavallo della propria bici e farsi una bella passeggiata “rilassante”.
Come riportato anche nel Decreto Ministeriale 30 novembre 1999, n° 557, bisognerebbe favorire, come alternativa all’uso dei veicoli a motore, un alto grado di mobilità ciclistica e pedonale sia nelle aree urbane e sia nei collegamenti con il territorio contermine, puntando in particolare sull’ attrattività delle piste ciclabili. Quest’ultima è favorita da una serie di elementi quali la sicurezza stradale che può essere garantita da una segnaletica adatta dotata non solo dei tradizionali cartelli e impianti semaforici, ma anche di limiti invalicabili e ben visibili come colonnine luminose alle testate degli elementi spartitraffico. Inoltre il fattore di sicurezza è garantito anche da una superficie regolare del manto stradale, da una buona illuminazione che faciliti la visibilità notturna e dalla presenza di aree di sosta e di parcheggio dei velocipedi.
Ritengo che la bicicletta sia un mezzo straordinario adatto a tutti, giovani e anziani, adatto a chi vuole fare un po’ di sport, ma senza stancarsi troppo. Ma è anche vero che non deve essere motivo di ansia. Ansia generata dalla pericolosità delle nostre strade trafficatissime. Anche chi vuole raggiungere un luogo più tranquillo come un parco deve sempre affrontare la velocità delle auto. Insomma, più che un momento di relax, andare in bici diventa davvero un grande motivo di stress.

 

Alice Russo

 

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