Antrace

L’antrace è una infezione dovuta a un batterio del genere Bacilius scoperto da Koch nel 1877, che genera una malattia infettiva.

Si tratta di una malattia che colpisce erbivori domestici come capre, suini, bovini, pecore, cavalli ecc e selvatici e animali come gli elefanti. Nella classificazione che ne è stata fatta esistono varie forme.

Di solito sono di tre tipi quella cutanea molto diffusa che può colpire pure l’uomo che si manifesta con pustole pruriginose di colore scuro, con lesioni cutanee  e che colpisce soprattutto gli allevatori, di solito si usano gli antibiotici. Poi c’è quella polmonare più rara e mortale che si ha per inalazione delle spore e che si manifesta con crisi respiratorie e tosse e che colpisce i tosatori. Infine c’è quella molto rara gastrointestinale che si manifesta con vomito pure di sangue, diarrea  e che si contrae mangiando carne di animale infetto.

Di solito il batterio produce le endospore che si depositano sul terreno dove si nutrono gli erbivori e possono rimanere attive per ben dieci anni. I sintomi sono quelli della comune influenza, febbre, tosse, affaticamento respiratorio, stanchezza. Dopo può degenerare con perdita di coscienza problemi respiratori. L’antrace polmonare è quella più deleteria che porta i pazienti alla morte.

Questa malattia colpisce paesi come medio oriente, europa dell’est, sud America, Caraibi, Africa e specialmente i paesi in via di sviluppo. Necessaria è la prevenzione veterinaria. Nell’uomo si sviluppa soprattutto per ingestione di carne infetta.

Per questa malattia esiste un vaccino usato solo in emergenza per i suoi effetti collaterali. Il problema è che il batterio si modifica geneticamente apparendo sempre diverso.

Della antrace esistono ben 89 ceppi diversi. Negli ultimi tempi ci si è resi conto che può essere usata come arma batteriologica.

 

Ester Eroli

 

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