Aromatizzato

L’idea di aromatizzare il caffè, specie le miscele arabiche più amare di quelle sudamericane, e di aromatizzare i chicchi con olii essenziali al momento della tostatura risale all’antico Medioevo. Negli stati islamici anticamente si aromatizzava il caffè nero forte con la pianta del cardamomo. In India la pratica era molto diffusa e in tutto l’oriente, serviva per dare al caffè un retrogusto dolce e aromatico. La diffusione dei caffè aromatizzati risale in Europa agli anni settanta del nostro secolo, dove si sono affinate e migliorate le ricette conosciute. In Piemonte catene di torrefazioni si sono specializzate in ricette inedite. Insieme al caffè sono stati tostati cocco, mandarino, rum, liquirizia, amaretto. Si sono creati 101 caffè anche espressi con rabarbaro, liquori, sambuca, cioccolato, pistacchio, ginseng, orzo, nocciola, limone, arancio, caramello, vaniglia, cioccolato bianco, pistacchio rosa, rum, estratto di gandermia, peperoncino, pepe di calenna, caramello, crema di irlanda, rum Havana, crema, panna, cocco ecc. In Piemonte si usa pure la mandorla, lo zenzero di Arabia, le spezie di santo Domingo. Qui di solito i chicchi sono tostati in legno di faggio con una lenta procedura. Le industrie piemontesi producono confezioni, anche regalo, capolavori di torrefazione esclusive dal sapore originale per assecondare le nuove tendenze del gusto e per far conoscere le ricette orientali dal sapore inconsueto. Si usano persino spezie berbere. Si vendono capsule, cialde, confezioni, kit di assaggio, confezioni di decaffeinato, miscele mixate, miscele napoletane, confezioni in grani e macinate per moka e bar, bustine, filtri, confezioni anticalcare, persino in porcellana. Molte industrie regalano delle porcellane in omaggio con caffè toscano o lavazza blu. Molte aziende assistono i clienti nell’acquisto con offerte di nuovi prodotti e spedizioni gratuite e degustazioni. Le nuove esperienze di gusto arricchiscono la bevanda di altri valori nutritivi oltre a quelli classici. Il caffè specie all’estero viene arricchito con spezie e aromi come anice stellato, cannella, chiodi di garofano, vaniglia, zenzero, cardamomo, sambuca, mandorla, ciliegia, arancia, amaretto, liquore nocciolino, crema nocciola, liquori, polvere di cocco, peperoncino, spezie, essenze, creme, liquori, polvere di anice che si mette direttamente nella moka, mentre la cannella si mette nella tazzina direttamente. Con la vaniglia basta mettere due baccelli nella polvere di caffè, con il cardamomo basta mettere tre semi in un mortaio. Gli estratti alla vaniglia possono essere messi dopo fatto il caffè, e si può aggiungere crema calda di nutella e nocciola. Ci sono molte varianti. Il caffè americano, spesso freddo, è accompagnato da panna e nutella e aromi naturali che lasciano un sapore e un profumo unici. Si usano spesso anche sciroppi dolcificanti. il caffè allo zenzero è meglio dopo i pasti per facilitare la digestione. In vendita ce ne sono di varie marche, in sacchetti, astucci, e cialde. all’estero ci sono catene specializzate nella vendita di sciroppi per caffè. In Italia solo alcuni bar hanno tutti i tipi di caffè aromatizzati. All’estero si trovano anche caffè particolari come nocciola e cioccolato, cacao e arancio, zenzero e cannella, orzo e ginseng, mandorla e amaretto, nocciola e cannella, irish cream, cocco e cioccolato, cocco e brandy, cioccolato e menta, cioccolato e lamponi, vaniglia e arancio, anice e cannella, rum e liquirizia, nocciola e mandorla, cioccolato e amaretto, vaniglia e ginseng, rum e caramello, cardomomo e liquirizia. caramello e orzo, cioccolato e rum, cioccolato e arancio, crema di cioccolato e nocciola, caramello e cioccolato da consumare sia freddo che caldo. Si possono comprare per uso domestico ma i barattoli vanno conservati in frigo. Le miscele vendute sono compatibili con tutti i tipi di macchine per espresso.

Alcune fabbriche realizzano caffè biologico e creano miscele personalizzate in base alle esigenze del cliente. Il mercato in Italia è indietro in questo campo rispetto agli Stati uniti ed a alcune zone dell’Europa.

 

Ester Eroli

 

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