Bancarelle

Esiste una guerra aperta nei confronti delle bancarelle che a detta di molte amministrazioni comunali deturpano le città e i suoi monumenti. Sono state tolte tutte le bancarelle dai principali siti archeologici e monumenti di interesse storico in molti centri urbani.

A carnevale, a Natale sono state eliminate bancarelle colorate  e mercatini, che un tempo attiravano i turisti. E’ stato paralizzato un intero settore economico, è stato distrutto l’aspetto caratteristico di molte zone. La paura degli attentati terroristici ha fatto tutto il resto, sono stati chiusi interi mercati di pregio, dell’artigianato. Molte bancarelle rendevano le vie brillanti, accoglienti con le loro luci. Le strade prive di bancarelle sono divenute fredde e inospitali.

Certamente i commercianti erano stanchi di vedere clienti acquistare nelle bancarelle oggetti che loro vendevano a prezzi superiori. Per loro si era messa male. È stato un duro braccio di ferro. Alla fine le bancarelle sono state eliminate.

Tuttavia era meglio confinare le bancarelle in qualche strada meno trafficata e arrivare a un compromesso per rimanere nel detto vivi e lascia vivere. Invece si è scivolati nella guerra aperta. Tutti se la sono presa con le bancarelle che sono state accusate di tutto. Molti commercianti si sono arresi e hanno vissuto il tutto come un tradimento.

Le città ora sono irriconoscibili. Il silenzio dei monumenti parla da solo.

 

Ester Eroli

 

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