Brachialgia

La brachialgia è uno schiacciamento o irritazione di un nervo spinale del collo dove ci sono le radici nervose  o cervicale in quel caso si parla di cerviachialgia. La parola viene dal greco e significa letteralmente dolore al braccio, infatti si manifesta come primi sintomi con una nevralgia al braccio. I fattori scatenanti possono essere molti: patologie genetiche, artrosi cervicale, ernia del disco, infezioni e tumori della colonna vertebrale, ernia cervicale, restringimento canale spinale specie negli anziani, infezioni articolari, tumori del rachide, problemi al midollo spinale, malattie degenerative dei dischi cervicali, prolasso intervertebrale, compressione del midollo spinale, cause neurologiche.

I sintomi sono evidenti e si possono manifestare contemporaneamente come dolore al braccio, dolore cervicale, dolore scapolare, perdita di forza muscolare, formicolii, scosse elettriche, spasmi muscolari infiammazioni , debolezza muscolare in generale, alterata sensibilità del braccio, tabagismo. Alcuni sintomi possono essere temporanei.

Le cause possono essere molte e sono da ricercare come affaticamento, sport cruenti, posture sbagliate, movimenti violenti, lavori pesanti, sollevamento pesi . Negli ultimi tempi colpisce soprattutto chi passa ore e ore davanti al computer.

La diagnosi può avvenire con specifici test, con la tac, la risonanza magnetica, con l’elettromiografia, con specifici esami diagnostici, lastre.

La cura varia in rapporto alla gravità della malattia e alle caratteristiche del soggetto e al suo stato di salute e può riguardare la somministrazione di antidolorifici e antinfiammatori, analgesici, o farmaci anestetici, oppioidi, anticonvulsivanti ossia gli stessi usati per la epilessia in questi casi, specie se il paziente è anziano, si somministrano in piccole dosi. Per gli oppioidi essi si somministrano solo in caso di necessità e dietro controllo medico perché producono dipendenza e intolleranza. Il dosaggio migliore lo stabilisce il medico. Si possono usare per via rettale o orale. La cura farmacologica può essere accompagnata con pillole, massaggi, iniezioni, agopuntura, e nei casi più gravi con un intervento chirurgico che mira a introdurre una protesi.

La cura base per i casi più lievi prevede: riposo, i cerotti antidolorifici, farmaci come quelli a base di ibuprofene come Brufen, moment, vicks, momendol. xenar ecc. che vanno presi per via orale ogni 12 ore dopo i pasti. Si possono usare anche creme come Orudis.

 

Ester Eroli

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.