Broccato

Negli ultimi tempi nelle principali sfilate di grandi stilisti e nelle collezioni autunno-inverno e primavera sono comparsi abiti broccati e damascati dall’aspetto retrò, trame orientaleggianti anche in velluto, soprattutto per scintillanti abiti da sera. Le sfilate di Milano sono state eloquenti.

Il broccato, dal termine brocco che significa ornato di punte e anelli, è un tessuto operato con disegni colorati dalla trama discontinua che si realizza in appositi telai. Va lavato a secco, o a basse temperature, senza essere strizzato.  Le trame broccate hanno una trama supplementare di fili in oro, argento, seta. Nel XIX secolo per il tessuto complesso e la complicata lavorazione era considerato prezioso e lo usavano solo il clero e i nobili. Oltre alla seta si usava pure la lana. Esistevano ed esistono due tipi di broccato, quello classico che è un tessuto doppio che sembra imbottito e il broccatello che ha per fondo la canapa o il lino con cui si ottiene un disegno rigido anche in seta e in rilievo.  A questo si è aggiunto il broccato detto sardo, il cui uso risale al 300 dc, usato per i costumi tradizionali, che era lasciato in eredità e costituiva merce di scambio, i cui colori diversi indicavano le fasi della vita di una persona. Nell’abbigliamento si sono usate anche trame metalliche preziose, o metà cotone e metà poliestere, o ciniglia per  creare un tessuto evidenziato, in rilievo. In questo caso si aggiungono altre trame sopra il fondo.

All’inizio nel settecento  si usava il telaio a tiro che necessitava di due persone per elaborare la trama e l’ordito e per questo il tessuto costava molto come accadeva nel medioevo dove Bisanzio ne produceva in quantità . Successivamente con l’introduzione del telaio Jacquard si ebbe una produzione meccanizzata, industriale del broccato, quindi più semplice  e meno costosa, meno bisognosa di tempo e energie. Il broccato essendo vivace, resistente colorato viene usato per le  tende, per l’arredamento della casa, per i cuscini, per poltrone, salotti, arredi e paramenti sacri, addobbi, per costumi dei palii, per la tappezzeria in generale.

Il broccato viene confuso con il damasco, ma per capire la differenza basta guardare il lato  b, quello in cui nel broccato si vedono i fili del disegno.

Anche il damasco è un tessuto operato, lucente, con il fondo in raso leggero e motivi in raso pesante, con effetto di chiaroscuro.

Il tessuto damascato è simile al damasco  ma i filati sono di vari colori e l’effetto è lucido-opaco.

 

Ester Eroli

 

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