Infatti, l’ex dg della Juventus è risultato a capo di tutti i teoremi accusatori, dalle alterazioni dei sorteggi per la designazione arbitrale, passando per le tefefonate con Bergamo, fino ad arrivare ai condizionamenti nelle trasmissioni televisive.
I capi d’accusa spaziano dall’associazione a delinquere alla frode sportiva.
Nel primo caso troviamo, oltre a Moggi, molti personaggi noti come gli ex arbitri Pairetto, lo stesso Bergamo, Dattilo, De Sanctis e Racalbuto, l’ex vice-Presidente della FIGC Innocenzo Mazzini e, non ultimo, Ignazio Scardina ex giornalista Rai-sport.
Sono accusati, invece, di frode sportiva il presidente della Fiorentina Andrea Della Valle e suo fratello Diego, Pasquale Foti presidente della Reggina, Claudio Lotito presidente della Lazio ed altri, per i quali i magistrati hanno chiesto condanne che non superano i due anni.
In sintesi, Moggi, Pairetto, Bergamo e Mazzini si ritrovano con le pene maggiori in quanto sono stati ritenuti il fulcro dell’organizzazione, i cosiddetti “capi della cupola”.
Martusciello Vincenzo