Cambio di rotta per le coppie a San Valentino

Cambio di rotta per le coppie a San ValentinoIl San Valentino ogni anno torna carico di nuove speranze, di simpatie, di buone occasioni. Milioni sono gli innamorati che festeggiano insieme. Tuttavia il quadro appare sempre più offuscato, torbido. Sembra non esistere più l’amore genuino, ingenuo che sgorga dal cuore, le parole affettuose pronunciate in modo irreale, le confidenze sottovoce, gli slanci amorosi. L’amore è stato sminuito, svenduto, procede, se lo fa, tra enormi difficoltà. Manca di sostanza, di spiritualità. Non è più un sentimento nobile e antico.

I giovani appaiono sempre più annoiati, incapaci di ascoltare, di capire. Spesso si lasciano andare a discorsi maligni sull’amore eterno che per loro non esiste più e usano frasi collaudate per denigrare questo sentimento. Spesso negli incontri sono arroganti, presuntuosi, offensivi, si esprimono con troppa franchezza. Attualmente si assiste alla diffusione di un basso concetto della donna. Molte donne vengono picchiate, malmenate, uccise dai compagni. L’amore non sconvolge più, non fa più impressione, non cambia più le persone che quasi peggiorano. L’amore con tutte le sue sfumature sentimentali non si gode più.

L’amore è un lusso, un passatempo ozioso e costoso che alcuni eliminano ossessionati da altri problemi. Le persone più brillanti non si lasciano prendere al laccio tanto facilmente, anzi si mettono in disparte e osservano la scena. In verità la realtà ci invita a un cambio di rotta radicale da cui possiamo trarre profitto per raggiungere un proprio naturale equilibrio, pur vivendo intense emozioni. Bisogna ricorrere a un nuovo atteggiamento, a un nuovo stratagemma ossia evitare le convivenze. Bisognerebbe vivere da soli e incontrarsi con la propria metà a proprio piacimento.

In questo modo la fiamma sarebbe sempre viva. E’ come lasciare l’altro sulla soglia, nel limbo in attesa di un ingresso che forse non avverrà mai ma che ci rasserena. L’altro rimane il nostro punto di riferimento principale ma non diventerà mai la nostra spina nel fianco con cui magari non abbiamo nulla in comune. L’altro resta confinato fuori, lontano dal cuore, dal nucleo della nostra vita attiva, ma partecipe in tutto e per tutto del nostro mondo. Tutto questo per salvaguardare lo strazio dell’anima, per evitare lo scempio delle liti furibonde e delle uccisioni, delle inutili carneficine che già hanno fatto tante vittime innocenti.

 

Ester Eroli

 

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