Ad est di Genova sorge Camogli che con il suo porticciolo è chiamata la città dei mille bianchi velieri. Le sue origini sono preistoriche. lo stemma è una imbarcazione con tre vele latine per indicare la attività nautica e la vocazione marinare del borgo. la sua passeggiata storica fra palazzi antichi colorati fu creata nel 1914. il suo museo migliore è quello marinaro fondato nel 1937 e dotato di collezioni private. In questo borgo famoso per le acciughe e i cioccolatini al rum si svolge ogni anno il festival della comunicazione che ha avuto per sponsor lo stesso Eco e che vede la partecipazione di artisti e intellettuali del calibro di Piero Angela e di Benigni.
Ogni anno si svolge pure un concorso di poesia di cui si hanno già varie edizioni. Il concorso è promosso dall’assessore alla cultura e dalla associazione dei commercianti e degli operatori turistici.
Si tratta di una rassegna di poesia prevalentemente d’amore che scade nel mese di Febbraio. alla fine la giuria composta da studiosi e giornalisti e letterari crea una rosa di venti poesie finaliste che verranno pubblicate in poster artistici esposti nel molo del porticciolo e nelle frazioni vicine come san Rocco. in questo modo i partecipanti al premio hanno maggiore visibilità.
Ad alcuni vincitori viene attribuito il premio speciale città di Camogli. il premio consiste in un veliero in cristallo sospeso fra cielo¸ terra e mare che è il simbolo ufficiale del borgo. I testi vengono pubblicizzati. In un centro point i visitatori possono votare ed esprimere le proprie preferenze. Esiste un premio per le opere più votate dal pubblico. La cerimonia di consegna degli attestati è sublime. Chi non può presiedere alla premiazione riceve il premio e l’attestato per posta ordinaria. I premiati possono ricevere a casa pure la foto in digitale della propria poesia esposta. Le informazioni si ricevono per posta e per email. le poesie inviate¸ anche in versi endecasillabi¸ devono essere rigorosamente inedite e quindi mai pubblicate neppure su internet¸ e non devono superare i dodici versi pena la esclusione. Sono ammesse dediche.
Ester Eroli