Carotenuto

A Salerno in prossimità, a ridosso della cattedrale è possibile ammirare in tutto il suo splendore il presepe dipinto, un presepe fatto di sagome di cartapesta molte realistiche.

Il presepe dipinto fa Mario Carotenuto è stato voluto da monsignor Giovanni Toriello e realizzato nella bottega di san Lazzaro. La sua inaugurazione risale alla sera del 16 dicembre 1982 con la presenza di monsignor Gaetano Pollio.

All’inizio era formato solo dalla scena della grotta e dell’annuncio ai pastori addormentati che erano state collocate nelle due absidi della sala di san Lazzaro del Duomo di Salerno.

Successivamente il presepe si è ingrandito in modo notevole e ha invaso tutta la sala. Oggi si contano più di cento sagome , inclusi gli animali, gli alberi, gli oggetti.

Le sagome sono tutte dipinte con colori acrilici su un multistrato. Troviamo personaggi come il poeta salernitano Alfonso Gatto, il sindaco della città, una famiglia di stranieri, il sindaco De Luca, il critico d’arte Filiberto Menna. Si tratta di una opera originale, rivoluzionaria. Senza artifici il pittore ha reso le scene dinamiche dando anche  l’illusione prospettica della profondità attraverso un gioco di luci e ombre. E’ come assistere a un teatrino di figure. Tra le sagome troviamo anche raffigurati persone del popolo.

Si tratta di una celebrazione popolare a tutti gli effetti dove il quotidiano si unisce al sacro. Tra le sagome troviamo amici del pittore, collaboratori, gente del quartiere che si sono offerti di fare da modelli. E’ un presepe semplice che non ha nulla dello sfarzo dei presepi napoletani del 700. E’ il presepe degli umili che vivono nel silenzio della preghiera.

 

Ester Eroli

 

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