Casilina (RM)

Casilina (RM)Sulla via Casilina a Roma, al civico 641, si possono ammirare le catacombe di san Marcellino  e Pietro, risalenti al terzo secolo e un museo del sito archeologico  . Sono state restaurate di recente e dal 2014 sono visitabili da parte di turisti. Sono importanti per i percorsi giubilari.  Si possono visitare tutti i sabato e domenica, anche se la prenotazione sarebbe gradita. Le catacombe sono profonde 16 metri, hanno gallerie di 17 km, una superficie di 18.000 metri quadri. Si tratta di un cimitero cristiano dove furono sepolti i martiri decapitati sotto Diocleziano durante la persecuzione del due giugno del 304. Secondo una leggenda una matrona romana recuperò i morti e li mise sulla allora via Labicana ora Casilina. Alcuni corpi furono portati in Germania da alcuni monaci. I cubicoli abbracciano un arco di tempo dal terzo al quinto secolo e sono quasi tutti affrescati. L’affresco più interessante è la Madonna con due magi. Vicino troviamo il mausoleo di sant’Elena, madre dell’imperatore Costantino, morta nel 329 dc. All’inizio il mausoleo era destinato all’imperatore stesso. Per realizzare il mausoleo per la copertura furono usate grandi anfore per alleggerire la cupola, dette pignatte  e per questo la zona prese il nome di Torpignattara, nome del quartiere anche oggi. Un tempo dentro il mausoleo fu costruita una chiesa ora sconsacrata. Il fondo era di proprietà imperiale forse della stessa madre di Costantino, donato poi dall’impero. Al 2006 risalgono le nuove scoperte archeologiche e quelle degli affreschi più belli. La zona era detta anche dei due allori perché erano stati ritrovati due alberi di alloro. Infatti il cinema della zona si chiama i due allori. Sono state ritrovate ben 15.000 sepolture sotterranee e numerose sopraelevate. In una fossa comune sono stati ritrovati numerosi corpi trattati con ambra e incenso, probabilmente di ceto elevato, morti insieme forse per la peste. Molti abitanti della zona non conoscono le origini di certi toponimi e nomi. Ogni quartiere dovrebbe istruire i suoi abitanti.

 

Ester Eroli

 

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