Castiglion Fibocchi, una storia toscana

Castiglion Fibocchi, una storia toscanaNella piana di Arezzo sull’antica via Clodia, dove si snoda la via dei Setteponti sorge un borgo medievale dallo strano nome. Castiglion Fibocchi deve il suo nome al signore del paese di origini nobili Ottaviano Pazzi, che aveva il soprannome di Bocco in riferimento alla sua deformazione del viso. In onore del loro signore, in epoca medievale, nelle vie del borgo si svolgeva una festa mascherata di primavera, accompagnata da sfilate di maschere, musica e danze. Nell’antico borgo il carnevale di primavera era accompagnato dalla esibizione di artisti da strada. Il piccolo carnevale di Venezia ha continuato ad esistere negli anni successivi anche dopo la morte di Bocco. La manifestazione venne continuata dai paesani che si definirono “figli fi Bocco”. L’elegante carnevale prevede la sfilata, anche nei paesi vicini, di più di duecento figuranti e di maschere variopinte originali. Le maschere del volto fatte a mano sono in verità preziose maschere di cartapesta. I costumi fantasiosi si esibiscono per i vicoli del borgo da molti anni creando una bella atmosfera . La festa prevede stand gastronomici, spettacoli, fuochi d’artificio, rappresentazioni teatrali, concorsi fotografici a tema, mercatini, esibizioni di artisti girovaghi, vendita di dolci di carnevale. Il giorno precedente la sfilata, di sera, il re Bocco inaugura il carnevale. I costumi sono di solito personaggi leggendari. La festa ha per sfondo un fantastico scenario medievale. Infatti il borgo ha molte testimonianze di arte medievale. Si possono ammirare le porte, le mura castellane e le chiese come quella di san Giovanni Battista e di san Pietro. L’ultima sera, alla fine dei festeggiamenti, si proclama la maschera regina, quella giudicata più vistosa e appariscente.

 

Ester Eroli

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.