Ad appena 26 km da Napoli, nei pressi di Nola sorge il sobborgo di Cimitile. Secondo la storia il centro fu costruito sulle ceneri di un antico tempio di Ercole. Il borgo romano divenne ben presto una necropoli, da cui deriva il suo nome. Il nome deriva da Cimiterium e allude alla sua funzione cimiteriale.
Nel III secolo per collaborare con il vescovo di zona Massimo giunse a Cimitile san Felice, un sacerdote cristiano nativo di Nola, figlio di un ricco siro emigrato in Italia. Le notizie sul santo si ricavano dai carmi natalizi di san Paolino. Il santo fu perseguitato durante le persecuzioni cristiane ma non subì il martirio. Secondo la tradizione fu salvato da un angelo. Dopo la morte, avvenuta il 14 gennaio, fu sepolto a Cimitile in un mausoleo quadrato tuttora esistente e su cui si è raccolto in preghiera lo stesso Papa Giovanni Paolo II.
In onore del santo il paese fece costruire una basilica paleocristiana con due abside che con il tempo si rivelò troppo angusta per contenere tutti i fedeli che giungevano in pellegrinaggio alla tomba del santo, sulla base di una primitiva basilica in pianta quadrata . al tempo di papa Damaso. Nel V secolo il nobile Paolino di Nola, divenuto poi monaco e santo, fece erigere una nuova basilica ricca di affreschi, marmi, mosaici andati perduti con tre navate e abside. Il campanile fu aggiunto nel Medioevo. Un atrio munito di fontane collegava la nuova alla vecchia basilica. La basilica nuova fu eretta sul lato settentrionale e formata da undici colonne e quattro cappelle laterali. Una delle cappelle laterali è dedicata ai santi martiri. Nella zona fu costruito santo Stefano a navata unica con abside del V secolo e san Tommaso a uso funerario con pareti ricche di immagini e volti di santi.
La zona di Cimitile fu lasciata all’abbandono e poi subì una alluvione. Nel 1988 fu sottoposta a restauro con la partecipazione di maestranze straniere.
Ester Eroli