Collalto e i castelli Sabini

Collalto e i castelli SabiniAl confine con l’Abruzzo, a soli 70 km da Roma, a sud del lago del Turano, su un alto colle sorte un borgo medioevale, esistente sin dall’epoca longobarda, chiamato Collalto sabino proprio per la sua posizione infatti era chiamato nido d’aquila. Da queste parti gli inverni sono rigidi. Il paese, con il castello situato a mille metri, domina la piana del Cavaliere. Ci colpisce soprattutto il castello, salvatosi dalle innumerevoli incursioni saracene, più volte rafforzato nei secoli. Il castello fu posseduto da molte rinomate casate come i Savelli, i Soderini, i Barberini, i Rinaldi . Furono proprio i Barberini a ristrutturare il castello e ad abbellirlo con mosaici di pregio e affreschi, depredati dalle invasioni barbariche e napoleoniche e dai briganti che infestavano la zona. Lo stemma del paese rappresenta un cervo con la bandiera bianca e rossa, ricordo di un possessore polacco del castello, e con tre api che alludono allo stemma originale della famiglia Barberini. Tutta la zona fa parte della riserva naturale di Montecervia immersa nei boschi di querce e castagni. Il paese che si è andato espandendo, ha tre cerchia di mura baronali. Nel centro storico, dove predomina il selciato, e l’intonaco per le case, troviamo chiese importanti come quella di san Gregorio Magno patrono, di san Giovanni, di sant’Antonio, festeggiato con una solenne processione il tredici giugno, di santa Lucia ricca di affreschi . Quest’ultima chiesa si trova nei pressi del cimitero e probabilmente costituiva il primo nucleo dell’insediamento. Il paese organizza molte feste come quella di santa Lucia il tredici dicembre, quella della vendemmia, accompagnata spesso da suggestive mostre fotografiche, la festa dei briganti fatta in costume d’epoca. I prodotti tipici della zona sono la pizza, la carne cotta alla brace, le castagne, i funghi porcini, gli gnocchi, la zuppa di fave, il miele, il formaggio. Nella zona sabina troviamo pure il castello di Rocca Sinibalda risalente anch’esso all’anno mille, fatto costruire per ragioni difensive dal cardinale Cesarini e commissionato all’architetto Peruzzi. Il castello domina la vetta più alta. Il castello, monumento nazionale, è ricco all’interno di affreschi importanti.

 

Ester Eroli

 

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