Colpe ereditarie

Colpe ereditarieIl mondo moderno non crede più a tante credenze del passato. Alcune concezioni sono state superate a vantaggio di visioni ultramoderne. Certe concezioni sono state abbandonate, relegate nella dimensione magica del passato. Molte usanze, storie del passato ci sembrano esagerate, superate, appartenenti solo al ricordo . Da alcune letture del passato, da alcuni testi antichi abbiamo appreso con stupore il discusso concetto di ereditarietà delle colpe. In altre parole i peccati dei genitori ricadrebbero inevitabilmente sui figli e sulle stirpi successive . Tale concetto è apertamente espresso nei testi e negli scritti teatrali del drammaturgo greco Eschilo. Per Eschilo tutta la stirpe del malfattore è maledetta per generazioni. Il castigo, la punizione coinvolge e interessa l’intera stirpe. La punizione assume una funzione edificante, purificatrice all’interno di un ordine cosmico perfetto che il male ha sovvertito. La pena di solito è commisurata al male fatto. La conoscenza, la purificazione avviene attraverso il dolore. Nella stessa Bibbia in modo velato è presente, specie nel vecchio testamento, lo stesso pensiero. Molti concetti espressi alludono a questa legge di natura. Queste parole per noi suonano strane. Il pensiero moderno non può seguire questi costumi antichi, queste idee superate. Certe idee non hanno consistenza, non hanno sostanza. Tuttavia alcuni episodi che accadono ci fanno riflettere. Spesso padri troppo prolissi hanno figli silenziosi e chiusi, noiosi quasi come punizione. Talvolta vediamo veramente che le colpe ricadono sui figli. Spesso abbiamo conosciuto dei libertini che si sono macchiati di molti misfatti nei riguardi del gentil sesso e che hanno avuto figlie nubili, che non si sono mai sposate. Come se la maledizione di quelle donne abbandonate, sedotte, umiliate, fosse ricaduta sulle figlie, innocenti, che hanno avuto solo la colpa di essere figlie di noti seduttori. Incalliti play boy che hanno avuto solo figlie nubili e non hanno potuto avere la gioia di essere nonni, come se non meritassero, per la loro condotta, di essere chiamati dolcemente nonno. L’ambizione elevata per gli antichi greci era negativa perché suscitava l’invidia degli dei e la loro rivolta. La rabbia degli dei si traduceva in una serie di disgrazie che si abbattevano sul capo dell’ambizioso di turno. L’ambizione ad avere molte donne spesso è deleteria, controproducente, come l’ambizione del successo e della carriera. L’ambizione eccessiva viene punita dal destino. Forse gli antichi avevano ragione, nonostante tutto, nonostante il trascorrere monotono dei secoli.

 

Ester Eroli

 

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