Ci rendiamo conto perfettamente di vivere in una società violenta, pericolosa. L’uomo è caduto nella colpa con poche occasioni di riscatto. La logica, il rispetto, la razionalità, l’educazione sono stati buttati via. I giovani guardano freddamente con profondo disprezzo i valori della tradizione, che vengono puntualmente traditi. I tradimenti, i delitti sono all’ordine del giorno. Non esiste più un giovane disposto a sacrificarsi per il sentimento d’onore e di pietà, d’amore. Atterriti scopriamo un mondo pieno di crudeltà e potenza dove il male non è accidentale, ma si fa di proposito, senza motivo, per il gusto di farlo. Un sadismo da cui non ci salviamo. Intanto continuiamo a vivere senza osare scappare da certi meccanismi. Per certe persone il passato con la sua patina buonista è superato, si può voltare le spalle indifferenti. L’onestà è derisa con un ghigno satanico. Cresce il disprezzo per gli umili, per i timidi. Nel crollo dei valori ognuno si sente minacciato. Solo la ricchezza conta veramente, anima, riscalda. Quello che ci fa soffocare per l’angoscia, che ci procura il panico, che ci fa disperare, è però il comportamento delinquenziale di gente all’apparenza normale, sensibile, ammantata di finta benevolenza. Ci colpiscono alcuni gesti di persone apparentemente perbene. Così scopriamo in casa di dottori famosi che hanno fatto carriera oggetti di tipo sanitario che si sono portati in casa, scopriamo colleghi che rubano oggetti di ufficio, scopriamo lavoratrici delle mense che non adottano tutte le norme di salute pubblica e di igiene. Tuta una serie di comportamenti delinquenziali che non pregiudicano nulla. I malfattori riescono sempre per miracolo a farla franca e diventano irraggiungibili . Solo ogni gesto degli umili costa caro. A questo punto la povera gente si dovrebbe ribellare a questo stato di cose e non guardare passiva cadere gli ultimi scampoli di dignità e di umanità.
Ester Eroli