Da sempre i bambini egli adolescenti hanno fatto la comunione nel rito cattolico. La comunione è stata una tappa importante. La parola di origine greca ha avuto una applicazione nel mondo latino, nel senso e nel significato di armonia. La comunione, rito distintivo del cristianesimo, non allude altro che alla fusione dell’anima con il corpo e sangue di Cristo, una sorta di condivisione con la sua esperienza terrena e spirituale. Nel cristianesimo primitivo era un rito fondamentale e veniva svolto solo da persone consacrate. San Tommaso d’Aquino ne parla molto nei suoi scritti dottrinali e accademici. La comunione è un sacramento da prendere sul serio, con un animo placido e ben disposto.
I tempi tuttavia sono mutati e anche questo ambito ha subito i suoi assalti, i suoi assedi. Un tempo la comunione era venerata dai cristiani in modo quasi commovente, ora è accolta di istinto con una cetra freddezza che racchiude noncuranza e noia. Oggi ognuno è fedele a suo modo. Esistono diversi atteggiamenti verso la comunione. Ci sono quelli decisi che non fanno fare la comunione ai figli in quanto laici e razionali, distruggendo un fondamento della fede ormai però persa. Ci sono quelli quindi che si rivoltano contro e anzi deridono chi si accosta a questo sacramento. Ci sono poi quelli vigliacchi e prepotenti che pur essendo atei fanno fare la comunione per avere una cerimonia di lusso in pompa magna con tanto di musica, fotografie, cineprese. Di solito le cerimonie dei laici sono più sfarzose di quelle dei cattolici veri che preferiscono cerimonie più intime. Spesso poi i bambini di genitori scettici e irriverenti dopo la comunione spariscono dalle chiese e non vi mettono più piede quasi per paura di essere contaminati. Finita la cerimonia con lussi e fiori si può stare lontani dalla chiesa e prendere a calci i vari dogmi ridicoli. Spesso si offendono le persone che frequentano assiduamente le messe con epiteti ingiuriosi. E’ come se ogni volta avviene una dissacrazione, una profanazione. Ci sono persone che si reputano troppo intelligenti per sottostare alle leggi cristiane e credere nel paradiso. Per loro si può vivere bene anche senza fede.
Negli ultimi tempi si è arrivati a delle esagerazioni particolari che ci fanno capire come tutto sia rapidamente cambiato e non in modo lieve. Ci sono ragazzine della comunione truccate come dive del cinema con tanto di smalto e unghie finte, ragazzine che portano i fidanzati alla comunione come niente fosse, ragazzine che indossano abiti trasparenti e persino colorati, abiti sexy mirabilmente velati. Per il pranzo vengono scelte location da sogno, ristoranti con piscine, eleganti come quelle di certi film. Ci si muove fra tovaglie di lino, luci soffuse, musiche orientali, lampade giapponesi. Spesso si tratta di uno schiaffo in faccia alla povertà. Ci sono quelli che organizzano pure viaggi di divertimento come se la comunione fosse un fatto mondano o organizzano rinfreschi sontuosi in ufficio per i colleghi pretendendo dei costosi regali. La comunione ha assunto un tratto mondano. Le madri si presentano con abiti succinti, eccentrici., gli invitati si mostrano propensi a bagordi di ogni tipo. La spiritualità è sfumata, assente o appare sullo sfondo. Un tempo la comunione era una piccola festa privata quasi anonima. Le ragazzine erano vestite da suore, i ragazzini di blu. Ora si cercano ossessivamente abiti firmati, regali importanti. Non si va più nella trattoria sotto casa. I preparativi diventano ossessivi. I bambini sono sottoposti a lampade abbronzati per realizzare servizi fotografici migliori, a sedute in palestra e dal parrucchiere. Non è più una festa religiosa da affrontare con spontaneità. Sovente si osservano atteggiamenti annoiati. Solo i bambini sono eccitati per i regali, per le fotografie, per i dolci e confetti , per le prelibatezze non certo per la fede e il sentimento religioso. Gesù si dice che ami i suoi pargoli ma non è sempre ricambiato a dovere.