Condotta

Negli ultimi tempi ci rendiamo conto che alcune donne hanno assunto atteggiamenti assurdi, condotte inquietanti. Appaiono mezze nude per strada provocando gli automobilisti,  sui mezzi pubblici distraendo i passeggeri,  si presentano a colloqui di lavoro svestite, agli esami universitari. Molti sono i professori anziani che restano disgustati. Portano in evidenza biancheria intima seducente  Certi atteggiamenti altezzosi e provocanti sono come un pugno duro allo stomaco. Poi senza rispetto guardano in modo ironico le ragazze semplici che magari non vengono notate e le giudicano noiose . Se queste si scoprissero forse sarebbero anche loro apprezzate e ammirate. Non pensano che alcune non vogliono farlo, ci tengono alla loro personalità alla loro immagine. Queste donne si credono le preferite, bellissime, e con disinvoltura sfoggiano abiti succinti. Non riescono a guarire dalla vanità.

Ogni tanto si mostrano rabbiose, rimuginano sul fatto di essere state molestate. Ogni tanto si consumano atti di molestia. Intanto continuano a sfoggiare unghie lunghe, minigonne sexy anche in pieno inverno quando il freddo indurrebbe a vestirsi in modo più adatto alla stagione. Preferiscono morire di freddo piuttosto che rinunciare agli sguardi vogliosi degli uomini che incontrano. Amano essere osservate, brillare tra la folla.

Se poi capita che qualcuno si scorda di fare i complimenti di interessarsi viene giudicato male, un gay, un uomo insicuro, di paglia, un uomo troppo dolce e banale . Se un uomo fugge davanti alle loro spalle nude restano di stucco e si lamentano.

Diventa necessario fare i complimenti a una donna bella, se non questa ci resta male, dice male in giro. Ci sono negozianti che lo fanno apposta per attirare la clientela.  Complimenti che devono essere fatti con voce roca, sensuale, leggera, mielosa. L’uomo galante, indulgente, servizievole  è accolto con sollievo.

Gli uomini educati, timidi  che non si lanciano sono giudicati male, non hanno chance. L’interesse per loro è minimo. Meglio gli uomini gradassi, che uccidono con lo sguardo e allungano le mani.

 

Ester Eroli

 

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