La nostra società nonostante le apparenze è fortemente individualista. Ognuno si affanna per raggiungere proprie soddisfazioni personali. I vip intervistati alla televisione, sui giornali non fanno altro che parlare dei propri traguardi raggiunti, dei risultati conseguiti, della brillantezza della loro carriera, della bellezza della loro casa e famiglia. Nessuno si lamenta delle tasse, della suocera, della salute. Tutti sono fermamente convinti di essere i migliori e si mettono in mostra ostentando la proprie capacità. Tutti operano individualmente quasi sempre, caparbiamente legato al proprio mondo senza badare alla paura, alle incertezze che una nuova impresa può suscitare.
Il problema principale di questo viaggio umano che nessuno si preoccupa minimamente delle conseguenze dirette e indirette delle proprie azioni. Si scelgono le strade più comode per i propri interessi, anche se sono quelle più vuote di calore e affetto. Si procede alla cieca, spediti, con in testa l’obiettivo senza riprendere fiato, con una febbre addosso che meraviglia. In questa corsa nessuno vuole essere seccato, fermato anche solo per un minuto. Nel groviglio della esistenza ci si affanna per pochi soldi, ci si azzanna con gli altri per pochi spiccioli. La fatica del vivere è tutta in quella corsa affannosa, diabolica, arida senza prospettive future. Non si sentono i richiami dei deboli, dei miseri.
I politici lottano per un candidarsi nei seggi senza pensare al futuro concreto del paese, senza pensare alle conseguenze delle loro politiche sconsiderate ragionate solo a tavolino senza alcun rapporto con la realtà terrena. I ragazzi si ubriacano nei pub senza pensare alle conseguenze di tale scorrettezza sulla salute, senza pensare al dolore dei genitori, alla stessa perdita di credibilità, di dignità. Gli anziani molestano le ragazze senza pensare che possono essere visti dai nipoti che potrebbero provare disgusto per il loro comportamento bizzarro. Le ragazze frequentano giovani loschi senza pensare al loro futuro compromesso forse per sempre.
Le conseguenze in certi casi possono essere sconvolgenti, letali, possono portare alla disperazione, alla inettitudine, alla depressione.
Spesso l’umanità si perde dietro falsi miti senza pensare alle conseguenze. Ogni volta dobbiamo pensare alle conseguenze del nostro agire, per non rimanere sbalorditi davanti alle punizioni del destino che prima o poi arrivano come la piaggia leggera di autunno.
Ester Eroli