Corinaldo (AN)

Corinaldo (AN)Sulla sommità di un colle, non lontano dal mare e dalla montagna, a 200 metri sul livello del mare sorge il paese di Corinaldo nato nell’anno mille, situato nella provincia di Ancona che nel 2007 è stato definito il borgo più bello. Il paese, le cui mura perfettamente conservate e percorribili, raggiugono i 912 metri di lunghezza, caratterizzate da tre porte, è famoso per aver dato i natali a santa Maria Goretti. La chiesa di San Francesco, sede anticamente di un convento di francescani conventuali, realizzata nel 1251 fu demolita e ricostruita, e racchiude la fonte battesimale che diede il sacramento alla santa come ricorda una lapide, oltre ai quadri del pittore veneto del 600 Ridolfi. Nella ex chiesa di sant’Agostino troviamo il santuario dedicato alla santa che racchiude al suo interno una statua di lei con il braccio destro  teso a contrastare il suo assassino, fu il braccio che ricevette il primo colpo . All’interno è sepolta la madre Assunta, che assistette alla santificazione della figlia, e l’assassino Alessandro Serenelli che morì a novanta anni a Macerata, dopo essersi convertito e aver vissuto per sette anni presso i cappuccini di Ascoli. La tomba del padre di Maria Goretti, morto di malaria nel 900 a soli 42 anni, è invece stata distrutta da una bomba. Nel santuario troviamo un crocifisso del 600 e degli affreschi. Corinaldo è famosa per la rievocazione storica della contesa del pozzo della polenta di stampo medievale, che avviene la terza domenica di luglio per rievocare la battaglia del 1517 contro i duchi di Urbino. Allora la cittadina fu premiata per aver resistito all’assedio del duca della Rovere durato 22 giorni. La leggenda vuole che nel pozzo cadde un contadino con la farina di polenta che si mischiò all’acqua del pozzo e i cittadini fecero polenta per tutto il paese. La polenta, ottenuta con la macina di pietra scura,  è il piatto tipico del borgo. La manifestazione di luglio, organizzata dalla associazione pro loco  la più antica delle Marche con più di cento soci ,  ha un ricco calendario. Nel paese ci sono ben 22 associazioni di volontariato. Il corteo storico della festa prevede più di cento figuranti fra dame, giocolieri, saltimbanchi e gli abiti sono di finissima sartoria locale artigianale. Artigianali sono anche le vesti degli arcieri, e delle danzatrici. Esiste anche un museo con gli abiti del corteo storico del passato.  Il palio finale viene disputato tra tutti i rioni, e un solo rione verrà proclamato vincitore. Le gare fra i rioni si svolgono nei giorni della festa e sono il gioco della campana, il palio degli arcieri, la giostra dei cavalieri, la gara degli sbandieratori, la gara dell’arco con le frecce  . Sono previsti durante la rievocazione spettacoli musicali con musiche rinascimentali e medioevali, spettacoli teatrali con rievocazioni sistematiche di leggende, fiabe locali, opere letterarie. Durante la festa, che si conclude con i fuochi d’artificio, si possono assaggiare i prodotti tipici come i vini, i dolci di polenta, i cantucci, le pecorelle, la polenta, le confetture di agrumi biologiche, i nodini di bufala, le salsicce, la pancetta aromatizzata, i guanciali e salami, il pecorino aromatizzato , la pecorella con la rucola, ecc. A partire dal 1998 Corinaldo è anche il paese della festa delle streghe che avviene i primi di novembre per i santi. Si aprono allora taverne a tema, in stile generalmente horror. Per la festa si allestiscono palchi in piazza, la casa degli spiriti, il tunnel della paura, il mercato artigianale di prodotti horror. Il paese per l’occasione ospita artisti da strada, un corpo di ballo, spettacoli pirotecnici. La pro loco con più di 700 volontari organizza pure il premio miss Strega dell’anno.

 

Ester Eroli

 

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