Disfattismo

DisfattismoIl termine disfattismo, con un chiaro accento negativo, è propriamente di origine militare e venne coniato per la prima volta in Francia in occasione della prima guerra mondiale . Per i disfattisti la sconfitta militare era migliore di una vittoria. In fondo all’atteggiamento disfattista racchiude in sé un sentimento negativo, una specie di pessimismo, una rinuncia alla lotta . Il disfattista parte dal presupposto che è inutile combattere qualsiasi battaglia. Il termine è usato anche in filosofia, in psicologia. In verità è un atteggiamento molto diffuso quello disfattista, più diffuso di quanto si creda. Molti giovani di oggi ne fanno pratica ogni giorno anche se non se ne rendono conto . Il decoro, il rispetto degli altri spesso è venuto meno lasciando spazio a una trascuratezza senza precedenti. Con orrore notiamo come giovani pimpanti non si alzano sugli autobus alla vita di una donna anziana con le valigie. Con le gambe divaricati, con le cuffie alle orecchie, con atteggiamento grossolano, sgarbati i giovani continuano a restare seduti come niente fosse. I rapporti stessi fra giovani sono cambiati. Molti fra loro sono competitivi, aggressivi, polemici, violenti. Molti ragazzi vengono picchiati, derisi. Un ragazzo che litiga con un altro non cerca di recuperare il rapporto, autenticamente disfattista si lascia andare al caso. In fondo non importa a nessuno il recupero di una amicizia. A fare le spese di atteggiamenti fuori controllo sono gli handicappati che vengono presi di mira, derisi. Donne obese vengono criticate, sbeffeggiate con comportamenti disfattisti, come pure le single . Solo la bellezza e la forza fisica conta. Talvolta viene presa di mira pure quella. Così leggiamo il caso di una ragazzina bella massacrata dalle compagne perché appunto troppo bella. Il caso dell’amico che uccide il compagno di stanza per gelosia perché troppo fisicamente aitante. Ci sono poi i casi di ragazzi/e bruttini che non vengono invitati alle feste. Ci sono poi i semafori distrutti, le paline prese a calci, le panchine divelte, le saracinesche dei negozi scarabocchiate, i vetri dei negozi rotti, i sassi tirati ai treni dai cavalcavia, le parolacce scritte sui muri. I giovani amano divertirsi per fatti propri e gli altri praticamente non esistono. I giovani spesso sono disfattisti anche con se stessi. Alcuni hanno lunghi capelli bellissimi ma preferiscono andare in giro con i capelli rasati. Si presentano completamente calvi pur avendo splendidi capelli. Per fortuna il disfattismo riguarda solo una parte. Ci sono giovani impegnati nel sociale, volontari che sono da ammirare. Certo il disfattismo verso se stessi è quello peggiore. Molti anziani privi di capelli provano rabbia per quei giovani che vanno in giro rasati. Alcune scelte appaiono proprio contro corrente, disfattiste appunto. L’ideale sarebbe prendersi cura di se stessi e nella stessa misura degli altri.

 

Ester Eroli

 

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