Due di due

Andrea de Carlo, figlio di un architetto genovese e una traduttrice,  è nato a Milano il 1 dicembre 1952. E’ noto come scrittore ma anche pittore, infatti le copertine dei suoi romanzi sono quasi tutte suoi disegni, quadri, schizzi, acquarelli, fatti con carta riciclata,  fotografo, musicista, percussionista. Dopo la licenza liceale classica si è laureato in lettere con una tesi di storia contemporanea spagnola. Dopo aver viaggiato molto e aver risieduto a Boston, ha vissuto a Roma. Ha scritto molti romanzi come treno di panna, da cui è stato tratto un film, che ha avuto la stima di Fellini, cuore primitivo, una di luna, durante, i veri nomi, pura vita ecc.

Il suo romanzo più significativo è due di due scritto  nel 1989 ambientato a Milano, come molte sue opere, che narra l’amicizia stretta tra due giovani nata per caso che prosegue tra i banchi del liceo al tempo delle contestazioni studentesche del 68. Guido è un leader per il gruppo ma è  un ragazzo inquieto, provocante, anarchico, instabile come la sua vita sentimentale che non ha approdi. Egli detesta la vita  borghese, i valori, la morale, le contraddizioni della vita moderna, odia le città, il traffico. Guido è insofferente e alla fine lascia la scuola per intraprendere una vita errabonda fatta di viaggi, droga, libertà.

L’amico Mario, voce narrante è anche lui insofferente, ma meno aggressivo, più concreto e si lascia trascinare dall’amico nella frequentazione assidua di gruppi anarchici e in viaggi allucinanti all’estero.  Dopo varie avventure Mario supera le sue inquietudini e riesce ad essere indipendente. Abbandona gli studi di filosofia e fonda con la compagna Martina, da cui ha due gemelli una cooperativa agricola nei pressi di Gubbio. Rincontra l’amico Guido che si innamora di sua cognata, sorella di Martina, che sposa e da cui ha un figlio maschio.

Per un po’ tutto procede bene. Poi Guido abbandona la campagna per trasferirsi a Londra, lascia la moglie, si unisce a una giovane donna, scrive un libro e comincia a viaggiare e si da all’alcol.

La vita già irregolare di Guido si sgretola dopo uno schianto con la macchina di notte causato dalla guida in stato di ebrezza.

Per Mario la morte dell’amico è una vera tragedia perché è morta la sua metà.

In questo romanzo ci rendiamo conto che l’amicizia vera è solo quella che lascia una traccia, un solco nell’anima, non è amicizia quella che non condivide intenti, ideali. Mario è sempre al fianco dell’amico, pronto a difenderlo anche quando non ha più notizie, e lo aiuta nella pubblicazione del suo primo romanzo senza riserve, senza invidia. Anzi esulta per il successo letterario dell’amico. Vorrebbe scuotere l’amico dalla sua apatia ma non ci riesce. Guido è diverso, ribelle, ha un altro punto di vista della vita.

I romanzi di questo autore sono tutti impegnati ad affrontare temi sociali delicati con ritmo serrato e incalzante. Sono studiati anche i rapporti generazionali e quelli familiari. I suoi scritti sono stati tradotti in molte lingue chiaro segno di un discreto successo di pubblico.

 

Ester Eroli

 

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